Alto Adige / La scomparsa

Mondo dell'enologia in lutto: è morto Franz Haas, il papà del Pinot nero dell’Alto Adige

È stato un uomo di tradizione, ma con lo spirito dell’innovazione e della sperimentazione. Non ha mai temuto le sfide, perché per lui vino è sempre stato sinonimo di vita. La Federazione Italiana dei Sommelier del Trentino Alto Adige: "Abbiamo perso un maestro"

BOLZANO. Addio a uno dei più noti produttori di vino della nostra regione. Il “papà” del Pinot Nero dell’Alto Adige. Si è spento improvvisamente Franz Haas. Franz Haas non è solo una cantina, non è solo un marchio. È un uomo, una famiglia che da sette generazioni produce vino, che da sette generazioni mette nel vino la sua filosofia di vita: la continua instancabile ricerca della perfezione. 

Franz Haas VII è stato un uomo di tradizione, ma con lo spirito dell’innovazione e della sperimentazione. Non ha mai temuto le sfide, perché per lui vino è sempre stato sinonimo di vita. Per più di trent’anni ha vinificato il Pinot Nero, vitigno nobile capace di dare vita a vini straordinari, ma anche imprevedibile nella coltivazione e molto soggetto a malattie e sbalzi climatici.

In questo lasso di tempo non ha vinificato un solo Pinot Nero per anno, ma diversi, per seguire varie tesi, varie prove di coltivazione dei diversi cloni, varie prove di vinificazione, varie prove di affinamento. Franz, da preciso quale è, ha naturalmente tenuto il conto, e ad oggi i Pinot Nero da lui vinificati sono 592.

Al suo fianco, Maria Luisa, il tocco inconfondibile del calore delle relazioni umane, del senso dell’estetica e del bello di Franz Haas. 

 

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