Varna, superlavoro dei palombari Recuperate oltre 3mila bombe

I palombari del Gruppo operativo subacquei della Marina militare hanno rimosso dal lago di Varna, in Alto Adige, 3.094 ordigni esplosivi risalenti alla prima guerra mondiale, poi consegnati agli artificieri della Brigata Alpina Julia per la distruzione.

L’intervento era stato disposto dal commissariato del governo a seguito di una segnalazione di cittadini. Le attività subacquee, condotte da sei palombari e tre tecnici, hanno permesso di individuare e recuperare 3.062 bombe da fucili, 8 pani di esplosivo, 3 bombe da mortaio, 2 proiettili di medio calibro e 19 bombe a mano.

«Questa è la quinta volta che interveniamo per bonificare il lago di Varna, in Val Isarco, - dichiara il tenente di vascello, Marco Cassetta, comandante del nucleo Sdai (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) di Ancona - Negli ultimi due anni abbiamo effettuato 30 giorni di lavoro in queste acque che ci hanno permesso di rimuovere un totale di 5.956 bombe da fucile ciascuna contenente circa 700 grammi di esplosivo».

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