Sega le piante per poter parlare con un detenuto

Voleva tagliare, o almeno potare, gli alberi che impedivano alla figlia di parlre con il marito, rinchiuso nel carcere di Bolzano.

Lo hanno fermato gli agenti, intervenuti dopo che un passante aveva segnalato alla Questura, con il cellulare, la presenza di un anziano che si aggirava in città con una grossa sega in mano.

Quando sono giunti sul posto, a poca distanza dalla casa circondariale di Bolzano, hanno subito compreso l’accaduto: l’uomo stava segando i rami di un albero per consentire a sua figlia di comunicare con il marito, rinchiuso a poca distanza dietro le sbarre.

All’anziano, di 71 anni, è stata sequestrata la sega e l’uomo è stato accompagnato in questura per l’identificazione. Agli agenti che lo hanno interrogato l’uomo si è giustificato dicendo che non era sua intenzione quella di eliminare tutte le piante del parco che sorge accanto alla prigione, ma soltanto quelle che, da dietro le sbarre gli stava indicando il genero che dall’alto dirigeva i «lavori».

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