L'amarezza dell'ex doganiere italiano «Brennero, una vergogna la chiusura»

Per oltre 40 anni Bruno Durante ha prestato servizio al Brennero come funzionario delle Dogane, testimone di milioni di viaggi della speranza e della disperazione. Nel 1998, ha vissuto in prima persona la rimozione della sbarra di confine. «Il ritorno della frontiera del Brennero è una vergogna per l'Austria, ma anche per l'Unione europea», afferma Durante, che ha raccontato la sua vita in questa terra di confine nel libro «La valigia del doganiere» (Alphabeta, 2012).

«Oltre quel monte il confine, oltre il confine chissà...», cantava Francesco De Gregori nella "Casa di Hilde", un testo dell'altro cantautore romano Edoardo De Angelis, che narra di passaggi umani sul confine austriaco, sui sentieri che collegano il Bellunese (vallata del Comelico) e il Tirolo orientale.

«Questo confine - dice Durante riferendosi al Brennero - in passato ha causato tanta sofferenza. Sembrava superato una volta per sempre, ma ora continua a causare sofferenza tra questa gente disperata».

Giunto al Brennero nel 1968 da Laurino, un piccolo paese del Cilento salernitano, l'ex doganiere ricorda che «una volta i disperati erano gli emigranti del Sud. Per loro il Brennero era un luogo-simbolo, fonte di forti emozioni sia per chi ci passava per andare in Germania in cerca di lavoro, ma anche per chi, d'estate, tornava al suo paese in Italia».

Durante, che oggi ha 74 anni, si definisce un «uomo di molte patrie». È rimasto a Vipiteno, poco distante dal valico, anche dopo il pensionamento. I suoi figli vivono in Germania, ma le sue radici sono sempre rimaste nel Cilento. Con il suo sguardo benevolo ma sempre attento aveva scrutato un infinito numero di gente in transito al valico alpino. Bastava un attimo per capire chi contrabbandava sigarette o fiaschi impagliati di Chianti, oppure chi non era in regola con i documenti.

Tutto cambiò con l'entrata in vigore di Schengen, esattamente 18 anni fa. Nel suo libro il ricordo è nitido: «Il primo aprile 1998 sono sul Brennero. Ad un segnale dei due ministri dell'interno, l'italiano Giorgio Napolitano e Karl Schögl per l'Austria, le sbarre vengono alzate - così scrisse - per non essere mai più abbassate».

Con rammarico l'ex doganiere ammette però di essersi sbagliato: «Sono un convinto fautore dell'Europa senza frontiere», sottolinea Durante, che in passato si era impegnato anche in politica come consigliere comunale per la convivenza e il superamento degli steccati etnici.

«La reintroduzione dei controlli di confine è un tragico errore, speriamo che si tratti di una decisione soltanto transitoria», dice Durante e nel suo sguardo pare di vedere un velo di malinconia. E intato 100 doganieri austriaci si apprestano a raggiungere il Brennero comandati dal ministro delle finanze Hans Jörg Schelling. La loro missione? «Garantire il passaggio fluido dei tir».

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