Trasporti / Futuro

L'Alto Adige fa sul serio: collegamento ferroviario da Merano all'Austria e Svizzera (non prima del 2040)

Illustrati ai sindaci dei comuni venostani i possibili tracciati del «Triangolo Retico»: per saldarsi con i trenini rossi dei ghiacciai, con la Tirano-Sondrio e con Landeck e il Fernpass

BOLZANO. La Provincia di Bolzano fa sul serio, va avanti il progetto di «collegamento» ferroviario fra Merano e la Svizzera, e si sta già parlando di possibili tracciati.

Lunedì si è tenuta  infatti una videoconferenza sullo stato dei progetti con l’assessore provinciale Alfreider, il presidente della Comunità comprensoriale Pinggera e i rappresentanti dei Comuni venostani. Il tema era il «collegamento ferroviario del Triangolo Retico».

Bergmeister, incaricato nell’ambito della collaborazione transfrontaliera di individuare e di analizzare diversi tracciati alternativi sulla base di parametri comparabili, ha presentato i dettagli tecnici. Così i rappresentanti dei Comuni hanno avuto la possibilità di discutere tutti i particolari relativi alle possibili varianti. I partecipanti all'incontro hanno accolto con favore gli ulteriori passi recentemente decisi a Scuol per analizzare, attraverso approfonditi studi di fattibilità con indagini geologiche e idrogeologiche, i possibili percorsi Scuol-Malles, Landeck-Scuol, Landeck-Malles, il percorso del passo di Fern da Garmisch-Partenkirchen a Silz (nella valle dell’Inn) e quello Tirano-Bormio con proseguimento a Malles.

L’assessore provinciale Alfreider ha sottolineato che "la ferrovia, in quanto spina dorsale del trasporto pubblico di passeggeri, è l'alternativa più importante al trasporto individuale, soprattutto su tratte come quelle della Val Venosta". Per questo motivo, i prossimi passi concordati saranno ora costantemente perseguiti in modo che la ferrovia della Val Venosta possa in futuro correre anche oltre Malles.

Il presidente della Comunità comprensoriale Pinggera ha sottolineato l'importanza del progetto per la Val Venosta: "Per i Comuni, il miglioramento della mobilità transfrontaliera nel Triangolo Retico è di importanza strategica. Ecco perché siamo lieti che sia stata creata una base tecnica sotto la guida del professor Bergmeister, che ora consente ulteriori passi”.

Allo stesso tempo, i sindaci della Val Venosta sono consapevoli che la realizzazione di un crocevia ferroviario nella Terra Raetica richiederà molti anni. In ogni caso, il completamento non può essere previsto prima del 2040, secondo l'attuale valutazione tecnica.

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