Altipiani Cimbri, una montagna senza più barriere

L'Alpe Cimbra di Folgaria, Lavarone e Luserna si potrà vantare del titolo di essere territorio accessibile a tutti. Per questo un protocollo d'intesa è stato sottoscritto tra la Provincia - presente l'assessore Michele Dallapiccola - e molte istituzioni

lusernaL'Alpe Cimbra di Folgaria, Lavarone e Luserna si potrà vantare del titolo di essere territorio accessibile a tutti. Per questo un protocollo d'intesa è stato sottoscritto tra la Provincia - presente l'assessore Michele Dallapiccola - e molte istituzioni, tra cui l'Accademia della Montagna con Iva Berasi e il direttore Egidio Bonapace, la Magnifica Comunità con il presidente Micheal Rech, i Comuni di Folgaria, Lavarone e Luserna con la presenza dei sindaci, Maurizio Toller, Mauro Lanzini e Luca Nicolussi Paolaz, l'associazione Artigiani con la presenza del presidente, Roberto De Laurentis, l'associazione Albergatori con il presidente Luca Libardi, la cooperativa Handicrea con la presidente Graziella Anesi, le scuole di Sci, l'associazione Impianti con il presidente Ferdinando Rella, la Cassa Rurale con il presidente Paolo Giongo. E molti altri enti. Un momento storico che sancisce la voglia di realizzare un progetto ed un programma che tenga presente delle diverse esigenze che ogni persona racchiude in se stessa. «È una certificazione del territorio "open event", - ha sottolineato Micheal Rech, presidente della Comunità - stiamo operando per aprirci ai grandi temi dell'eguaglianza sociale. Con il protocollo d'intesa per gli altipiani si apre una nuova strada da percorrere, un nuovo tassello che porta ad avere una certificazione che non è fine a se stessa ma può inserirsi a pieno titolo in una visione prospettica di socialità e sviluppo economico/turistico». Un ruolo importante è stato ricoperto dall'Accademia della Montagna. «Dopo i mondiali della val di Fiemme, ora tocca agli Altipiani intraprendere un percorso virtuoso che li porterà a gestire e trasformare il territorio in una visione più aperta alle esigenze di tutte le persone, anche a quelle portatrici di handicap», ha ripetuto Bonapace dell'Accademia. «Con questa certificazione si ha una qualifica in più che gli Altipiani la potrebbero sfruttare per poter attuare nuove politiche di sviluppo», ha ribadito l'assessore Michele Dallapiccola.  «Cooperare, lavorare uniti, gestire i rapporti umani sono esperienze che quassù trovano dei fondamenti ben precisi e degli esempi», ha sottolineato, Roberto De Laurentis.  Micheal Rech ha annunciato che alla fine di luglio si organizzerà  il «Festival del gioco»,  un meeting internazionale dove tutti potranno sviluppare la loro creatività. «Ogni persona vive a livello soggettivo la sua sfortuna, la sfortuna più evidente è quella di non trovare comunità pronte ad accogliere o mettere in rete determinati servizi per i portatori di handicap», ha rimarcato con coraggio, Graziella Anesi. Intanto sull'altopiano di Lavarone iniziano le «Special Olympic», un ulteriore segno di apertura. Gli Altipiani potrebbero diventare il primo territorio al mondo completamente «sbarrierato». Dal punto di vista economico sono state calate delle cifre, i disabili in Europa mettono in circolo ben 90 miliardi di euro, e sono circa 50 milioni. Le cifre sono crude, insignificanti e per certi aspetti legate al business, un progetto di questo tipo deve, per essere davvero magico,  correre su un binario unico che è quello della civiltà, della solidarietà, del rispetto. 

T.D.

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