Klesch acquisisce  le acciaierie di Borgo

Consiste in 45 milioni di euro la somma che il gruppo metallurgico svizzero Klesch ha investito per la rilevazione dell'attività delle acciaierie di Borgo Valsugana. Il business plan di Klesh prevede il riavvio graduale dell'impianto di Borgo Valsugana su una produzione di 70.000 tonnellate di acciaio annue già a partire dall'anno in corso, per passare dal 2014 a una quota mensile di 30.000 tonnellate mensili, al riassorbimento di tutti i lavoratori in mobilità e al posizionamento commerciale su prodotti di nicchia di alta qualità, a iniziare dal settore automobilistico

acciaierie.jpgBORGO - Consiste in 45 milioni di euro la somma che il gruppo metallurgico svizzero Klesch ha investito per la rilevazione dell'attività delle acciaierie di Borgo Valsugana. La nuova società si chiamerà 'Leali Steel' e garantirà il posto di lavoro ai 102 lavoratori in cassa integrazione della sede di Borgo Valsugana. Ma saranno in tutto tre le aziende, ex Leali, che confluiranno nella new-co 'Leali Steel' con un totale di 350 dipendenti e la sede legale in Trentino.

 

A parlarne è stato oggi a Trento lo stesso Gary Klesch, imprenditore di origini americane, proprietario dell'omonimo gruppo, fondato a Ginevra nel 1990, che oggi conta su un agglomerato di 42 impianti siderurgici in 22 Paesi del mondo. "Il caso delle acciaierie di Borgo - ha esordito Klesch - è per me un caso unico. Da sempre rilevo aziende in fallimento che gli ex proprietari non vogliono più. Per l'impianto ex Leali invece ho trovato un'azienda di alta compatibilità ambientale, condizione senza la quale oggi non si può produrre nel settore della siderurgia, ma soprattutto un accordo a tutto tondo tra sindacati, proprietari, istituzioni e confederazione locale degli industriali".

 

Il business plan di Klesh prevede il riavvio graduale dell'impianto di Borgo Valsugana su una produzione di 70.000 tonnellate di acciaio annue già a partire dall'anno in corso, per passare dal 2014 a una quota mensile di 30.000 tonnellate mensili, al riassorbimento di tutti i lavoratori in mobilità e al posizionamento commerciale su prodotti di nicchia di alta qualità, a iniziare dal settore automobilistico

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