Ponte Arche, in centro  spazi per un nuovo market

Chi sarà il nuovo player di Ponte Arche? I più aggressivi paiono i fratelli Poli, che dopo Storo hanno tentato l'assalto (per ora fermato) alla Rendena. E proprio lo stop subito ad opera della magistratura amministrativa a Spiazzo potrebbe spingere la catena a cercare un altro sbocco per entrare in modo significativo nel territorio giudicariese. I giochi sono aperti e a breve si vedrà

di Giuliano Beltrami

PONTE ARCHE - Ufficialmente il progetto esposto parla di «Centro direzionale». In realtà nascerà un nuovo punto vendita di alimentari di 790 metri quadrati (giusto per rimanere sotto il limite degli 800 metri delle grandi superfici), più parcheggi interrati, necessari per avere l'autorizzazione di apertura dal Comune di Comano Terme.


Siamo a Ponte Arche, il centro termale delle Giudicarie, e siamo in via Fucine, nei pressi della piazza della fontana, per chi conosce il luogo. Oltrepassato il ponte sul torrente Duina, sulla strada che conduce a Poia, Comano e Godenzo, si trova un edificio conosciuto in passato perché occupato dalla lavanderia Flaim. Il proprietario (il veterinario Luciano Azzolini ) ha deciso di ristrutturarlo e di metterlo a disposizione di chi fosse interessato ad aprire un supermercato. La ristrutturazione è in mano all'impresa «7 Blu srl». Quanto alla gestione futura... Ovviamente non è dato sapere allo stato attuale. È ancora troppo presto. Potrebbero essere già in corso trattative, ma è naturale che non trapeli nulla.


Rimane così in fibrillazione il mondo del commercio nelle Giudicarie. Non c'è dubbio che una nuova grande superficie (anche se formalmente grande non è, quando sfiora gli 800 metri quadrati è una bella superficie) possa dare fastidio ai negozi esistenti: nella zona in cui sorgerà il supermercato c'è già quello della Famiglia Cooperativa di Comano. Sulla catena che potrebbe arrivare non c'è che l'imbarazzo della scelta: oggi al territorio giudicariese sembrano interessati tutti i maggiori marchi.


Poli, dopo aver aperto a Storo, ha ingaggiato la battaglia per la grande superficie di Spiazzo, appena stoppata dal Tar. Conad (ossia Dao) si è presa l'anno scorso il supermercato già di Bertini e Pasi a Cimego. Despar ha aperto da poco a Tione un supermercato che sta ottenendo un grande successo. Per non parlare dei discount: Eurospin, Dico e Lidl coprono il territorio. Di tutto questo fiorire di nuove offerte commerciali a pagare il prezzo maggiore è la cooperazione, in un tempo ormai lontano sicuramente monopolista delle superfici significative e concorrente con i piccoli negozi privati nei paesini.

 

Oggi la situazione si è ribaltata: non c'è quasi più la concorrenza nei paesini, dove i negozietti dei privati generalmente chiudono i battenti quando i proprietari vanno in pensione lasciando il ruolo di presidio alle Famiglie Cooperative, mentre la concorrenza si è spostata sulle metrature significative, alle quali sono interessate le grandi catene. La concorrenza, quindi, si è trasferita nei centri più grossi: un Poli o un Despar difficilmente si stabilirebbero a Massimeno o a Brione, e quando diciamo difficilmente usiamo un eufemismo.


Infine resta la domanda: chi sarà il nuovo player di Ponte Arche? I più aggressivi paiono i fratelli Poli, che dopo Storo hanno tentato l'assalto (per ora fermato) alla Rendena. E proprio lo stop subito ad opera della magistratura amministrativa a Spiazzo potrebbe spingere la catena a cercare un altro sbocco per entrare in modo significativo nel territorio giudicariese. I giochi sono aperti e a breve si vedrà.

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