Passioni / Senza età

Angelo Giovannini, il "nonno" dei rally non smette di correre: «Dopo i 65 anni ho avuto il tempo»

Da sempre la passione dei motori, ma dopo che è andato in pensione ha potuto dedicarsi a tempo pieno alle gare: «La più bella? La nostra Trento-Bondone»

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di Roberto Franceschini

LAVIS. Non capita spesso di incontrare un pilota che ha compiuto i settant'anni durante una competizione automobilistica a bordo del proprio bolide a quattro ruote, ma soprattutto con l'ambizione di conquistare il maggior numero di trofei riservati alla sua categoria. Nello specifico per quanti corrono nel gruppo denominato «As», vetture di scaduta omologazione che gareggiano in ogni caso nelle corrispondenti classi A.

Eccoci quindi all'incontro con "Nonno Racing" al secolo Angelo Giovannini residente in quel di Lavis, a fianco della sua curatissima Peugeot 205 rally, vecchia - si fa per dire - di 32 primavere, abilmente adeguata e trasformata per poter gareggiare secondo le severe norme internazionali. Una vera e propria icona degli anni '80, ancora in grado di sviluppare 130 cv di potenza da un motore 1300 cc.

Questo "nonnino" che per altro non dimostra affatto la sua età anagrafica è tra i più anziani a livello provinciale e nazionale impegnato nei vari circuiti automobilistici, che solo dopo essere andato in pensione al compimento del 65° anno di età, si è messo in testa di correre nelle competizioni in salita e slalom. Eccolo quindi, a tarda età, gareggiare un po' ovunque nel nord Italia, partecipando e vincendo da subito molte gare. Tra le più importanti la "Pedavena-Passo Croce d'Aune" nel 2021 con tanto di record di classe, percorrendo i 7,785 km del percorso in salita nel tempo di 4'58", e sempre nella stessa categoria, al primo posto nella "Salita del Costo" a Thiene, nel 2022, in 6'14" lungo i 9,910 km degli impegnativi tornanti.

Non meno significativa la sua partecipazione alla mitica "Trento-Bondone", nel 2019, arrivando terzo di classe con l'ottimo tempo di 12'59" per percorrere i 17,300 km dalla località Montevideo al Vason. Battendo nettamente molti giovani piloti con vetture ben più potenti e performanti. Gli abbiamo allora chiesto come mai questa tardiva passione, quando la maggior parte dei suoi coscritti se ne stanno al massimo a bordo pista ad ammirare gli altri piloti.

«Avevo sempre avuto il desiderio di fare la storica "Trento-Bondone" ma gli impegni di lavoro, quale artigiano specializzato nella vendita, assistenza e manutenzione di attrezzature alberghiere e della refrigerazione e padre di 2 amatissimi figli, me lo avevano sempre impedito... poi una volta andato in pensione... eccomi qui, pronto a competere».

Ma in famiglia cosa le hanno detto? «Vai, divertiti e vedi di farti onore. Per questo ancor oggi voglio ringrazio la consorte Paola, la figlia Asmara ed il figlio Omar per la loro pazienza e per essermi sempre stati vicini quando gareggio». E nel suo ordinatissimo garage-officina dove ci ha accolti con estrema gentilezza, non possiamo non notare l'estrema pulizia, ogni attrezzo al suo posto e delle vetture e moto d'epoca oltremodo curate in ogni minimo particolare. In questi 5 anni di attività agonistica ha partecipato a 35 competizioni risultando primo di classe in 15, grazie anche all'aiuto di alcuni sponsor e della scuderia nella quale milita: la "Destra 4 Squadra Corse".

In futuro prevede di partecipare ad alcune gare all'estero, grazie alla licenza Internazionale C Circuit/Road n.370412 che ci mostra con un certo orgoglio. Come del resto la sua tuta e sotto tuta ignifuga, il casco con il dispositivo di ritenuta della testa, le scarpe ed i guanti da gara e tutti i dispositivi di sicurezza che sono necessari a bordo di una vettura da corsa. Ed incuriositi da tutto ciò gli chiediamo ancora quale è la sua gara preferita. «Senz'altro la nostra "Trento-Bondone" ma egualmente interessanti sono la "Salita del Costo (Vi), l'Alpe del Nevegal (Bl), la Vallecamonica (Bs) e la Cividale-Castelmonte (Ud)".

Quest'ultime quattro anche perché mi hanno consentito di ottenere, nel 2022, il primo posto ed aggiudicarmi così il "Trofeo Italiano Nord Velocità in Salita", senza per altro dimenticare gli slalom, tra i quali Sette Tornanti, la Mendola e la Folgarida vinte con grande soddisfazione».

Nel congedarci, Nonno Racing dedica un ultimo pensiero «ad un grande pilota, scomparso all'età di 74 anni, il mitico veronese Angelo Denale di Isola della Scala, grande ed indiscusso pilota del gruppo As 2000. Un grande amico ed un autentico sportivo, sempre disponibile nel dispensare consigli ed utili informazioni su come affrontare al meglio i tornanti nel corso delle gare in montagna». Un pensiero che l'onora come pilota e come uomo.

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