Senza età / Passioni

Carlo Gottardi, il decano dei sub trentini che vanta 1.122 immersioni

Scandagliando da oltre 34 anni i fondali di laghi e mari, ama la fotografia subacquea e soprattutto scoprire la bellezza che si cela negli abissi del nostro mondo. A breve si immergerà in Thailandia

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di Roberto Franceschini

LEVICO TERME. Il Trentino ha un invidiabile record nazionale: quello di avere il maggior numero di club e anche di appassionati degli sport subacquei in rapporto alla popolazione residente. Non solo quindi attività sportive tipiche di una regione alpina, come lo sci o l'alpinismo ma anche tante immersioni in acque dolci o salate, ovviamente ad iniziare dai nostri bellissimi laghi.

Tra i sub più avanti con l'età abbiamo incontrato Carlo Gottardi, classe 1948, residente nella cittadina lacuale di Levico Terme nell'Alta Valsugana, appassionato dei fondali marini da oltre 34 anni. Ritagliando del tempo libero dall'attività professionale quale abile riparatore di impianti televisivi ed audio, ha iniziato a frequentare l'ambiente dei sub, da prima come socio del "Manta Club Trento" quindi nelle fila del "Sub Valsugana" modificato poi in "Ata Sub" ed ora quale attivo componente del "Thetis Sub Pergine Valsugana".

«Questa passione è nata per puro caso, allorquando una vicina di casa mi regalò una macchina fotografica subacquea», racconta Gottardi. Una ghiotta occasione per iniziare a fare delle fotografie e in seguito delle videoriprese sott'acqua, «scoprendo così un mondo del tutto nuovo», chiarisce, visto che in precedenza amava fare delle lunghe escursioni in montagna o viaggiare con la motocicletta.

Ecco allora il primo corso, nell'ormai lontano 1988, nelle acque attigue il porto di Campione del Garda nel comune di Tremosine, sul lato bresciano del Benaco, quindi i successivi patentini di specialità, ed infine, nel 1998, quello di istruttore di secondo livello M2, con il quale si può scendere sino ad una profondità massima di 42 metri.

Tante, tantissime ovviamente anche le uscite in mare. «Quelle che ricordo con più orgoglio? Quelle sul Mar Rosso, ma anche quelle che successivamente ho fatto in Kenya, Messico, Honduras, Tunisia, Mauritius, Thailandia, Croazia e Spagna ma soprattutto nella Repubblica del Palau, piccolo stato insulare della regione della Micronesia nel Pacifico occidentale, un'area marina atlantica dai fondali a dir poco trasparenti sino ad una buona profondità, con una fauna ittica di un bellezza unica e coloratissima».

«Una bellezza che ho immortalato non solo in tantissimi scatti fotografici, ma anche con delle lunghe riprese video, da rivedere poi in compagnia degli amici nella sede del club», ricorda con soddisfazione Gottardi. Nel libretto di immersione, sino ad oggi, ha diligentemente annotato le sue 1.122 (sì, avete letto bene) uscite in acqua, oltre a tutte le revisioni ed i collaudi alle attrezzature subacquee, riposte con cura nel suo piccolo magazzino casalingo, seguendo fedelmente gli insegnamenti del suo primo istruttore Sandro Trentinaglia delle "Rane Nere Sub Trento", storico sodalizio fondato nel 1967 e tuttora attivissimo a livello provinciale, aderente alla Fipsas (la Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee), organo del Coni e membro del Cmas (Confédération Mondiale des Activités Subaquatiques).

Tra i decani di questa disciplina sportiva, sebbene non più in attività diretta, con ammirazione e stima per quanto hanno contribuito alla divulgazione di questo affascinante sport, Gottardi ricorda con grande emozione Franco Valle ed Ezio Rigo entrambi 86enni e l'89enne Aldo Tavernini, «una vera e propria icona per tutti noi», residente a Torbole sul Garda e che ancor oggi frequenta assiduamente i circoli subacquei trentini.

Alla fine, dopo una preziosa e lunga chiacchierata, una promessa solenne: «Vi invierò una foto dei fondali della Thailandia». Sì, perché a breve partirà per un intero mese di immersioni con altri sub pensionati: «Tutti un po' in là con gli anni, ma animati da un incredibile entusiasmo che certi giovani si sognano di avere», conclude Gottardi. Alla ricerca di un'emozione che, davvero, è senza età.

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