Domani in Francia inizia l'Europeo Allerta sicurezza e ancora scioperi

Alla vigilia dell'apertura dei Campionati europei di calcio, la Francia è ancora paralizzata dagli scioperi contro il Jobs Act, la riforma del lavoro contestatissima, che fra l'altro smonterebbe lòa contrattazione nazionale per trasferirla a livello aziendale. Anche oggi sono in sciopero, fra gli altri, i ferrovieri. Questa sera si saprà se e quali astensioni dal lavoro cesseranno per l'avvio della kermesse calcisrtica; ma per ora lo scontro politico fra la piazza e il governo si fa sempre più serrato.

E in ogni modo, mentre l'Europa vagheggiata dai padri fondatori nel secondo dopoguerra scricchiola tra la strettoia del referendum sulla Brexit e l'avanzare serrato dei nazionalismi, anche la sua espressione sportiva più popolare e aggregante vive con qualche ansia l'avvio della manifestazione che la Francia ospiterà dal 10 giugno al 10 luglio. L'ansia legata alla sicurezza e al rischio terrorismo.

I fantasmi di Charlie Hebdo e del Bataclan sono una ferita recente e ancora infetta, con l'incubo terrorista che costringerà a una mobilitazione massiccia delle forze dell'ordine per europei e Tour, e con il monito inquietante dell'attentato kamikaze allo stade de France durante Francia-Germania del novembre scorso.

Domani inizia l'Europeo della paura  Tutto pronto in Francia per l'evento dell'anno[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"1371546","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"1535","width":"1310"}}]]

Sarà un mese sotto scorta per le squadre che preparano l'evento, il primo della storia a 24 squadre e con la novità della goal line technology, in un periodo di crisi anche delle istituzioni, con lo scandalo che ha tolto di scena Blatter e Platini, che doveva essere l'anfitrione di una manifestazione che aveva vinto in casa nel 1984.

Non ha fallito la Francia neanche l'occasione successiva, i mondiali del 1998, grazie alla doppietta in finale di Zidane, emblema di quella squadra multietnica che strapazzò il Brasile. Oggi Zizou vive un momento di gloria con la Champions vinta col Real e toccherà all'erede suo e di Roi Michel, Paul Pogba, l'ingrato ruolo di simbolo di un europeo da giocare in casa da favoriti. Contenderanno il titolo alla Francia di Deschamps i campioni uscenti della Spagna, i campioni mondiali della Germania e il Belgio secondo del ranking mondiale.

Come possibili outsider il Portogallo di Ronaldo, la Croazia di Modric, l'Inghilterra di Rooney mentre l'Italia, una delle meno brillanti degli ultimi decenni, si affida alla difesa e alle carica di Conte, pronto per trasferirsi a Stanford Bridge.

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Ma sono i Bleus ad avere qualcosa in più: Pogba è nel pieno della maturità e compone un centrocampo armonico con Diarra e Matuidi. Alle spalle una difesa solida, davanti un campione come Griezmann, esaltato da Simeone, con accanto un cecchino come Giroud e il "divino" Marzial, 20/enne pagato 80 mln dall'United. La Francia inoltre si può giovare del momento delicato delle altre due favorite.

La Spagna, ko con la Georgia, si affida agli estri di un gruppo di veterani con Casillas, Ramos, Busquets, Iniesta e Fabregas, ma dà carta bianca in avanti a Morata. La Germania di Neuer, Mueller e Kroos, ha tanti giocolieri ma non una punta (dopo l'addio di Klose rispunta il veterano Gomez), non ha metabolizzato la perdita di Lahm e sembra avere perso un pò di smalto. Ha una grande chance quindi il Belgio con campioni come Hazard, Nainggolan e De Bruyne. Meno compatta appare la difesa senza Company. Fra le outsider c'è la Croazia che ha un centrocampo superbo con Modric e Rakitic, mentre Mandzukic può aprire varchi per Brozovic e Perisic. L'Inghilterra ha un'ottima rosa e prima o poi dovrà pure imbroccare una manifestazione internazionale, mezzo secolo dopo i mondiali in casa.

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Il Portogallo ha una squadra rodata, sfrutterà i gol dell'attaccante più prolifico, Ronaldo, al culmine della carriera. L'Italia arriva all'europeo senza Verratti e Marchisio, avrà la spinta dello zoccolo duro juventino e un organico di combattenti. L'handicap è la partenza, lunedì 13, col Belgio, poi se la vedrà con la Svezia di Ibrahimovic che potrebbe sopravanzarla in classifica se batterà l'Irlanda. Non sarà un'impresa passare il primo turno (prime due e le quattro migliori terze), poi potrebbero carburare nelle gare ad eliminazione diretta. Se non le semifinali almeno i quarti potrebbero essere un traguardo accettabile. Poi toccherà a Ventura.

Tra le altre squadre presenti incuriosiscono l'Albania di De Biasi e l'Islanda, ci sono i ritorni di Austria e Ungheria mentre potrebbero ritagliarsi un loro spazio la Polonia di Lewandowski, la Slovacchia di Hamsik e la Svizzera di Shaqiri.

Sulla carta meno competitivi del solito appaiono Russia e Ucraina. Ma sarà  comunque una parata di stelle che per un mese catalizzerà l'attenzione di un pubblico mondiale in una gara virtuosa con la Coppa America. Poi mercato e brevi vacanze prima del nuovo riavvio di stagione. Il calcio non si ferma mai.

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