Pellegrino trionfa anche nella sprint di Planica

Imbattibile Federico Pellegrino. Il poliziotto valdostano ha vinto anche la sprint in tecnica libera di Planica, dopo essersi già imposto nella prima parte di stagione a Davos, Dobbiaco e Lenzerheide. Il venticinquenne Pellegrino ha messo a segno un fantastico poker con una dimostrazione di forza clamorosa su una concorrenza che nella giornata odierna ha visto la giovane squadra francese in grande spolvero, con Baptiste Gros secondo, Richard Jouve terzo e Renaud Jay quarto. I transalpini hanno provato a fare gioco di squadra per mettere in difficoltà il numero 1 dello sprint mondiale, ma questo Pellegrino ha un equilibrio interiore ed una lucidità in gara che al momento non ha pari, tanto da rendere i suoi successi più semplici di quanto appaia durante la competizione.

Con questo ennesimo trionfo stagionale che gli consente di prendere anche il largo nella graduatoria di specialità in coppa, Pellegrino diventa leader solitario nella classifica degli italiani più vincenti di sempre a quota sette e stacca Pietro Piller Cottrer che ne ha sei, mentre la graduatoria spritn lo vede salire a quota 400 punti, inseguito a una certa distanza da Sondre Fossli (ottavo di giornata) con 204 e lo stesso Gros con 176. La classifica generale invece è invariato con l'assente Martin Sundby a 1422, Finn Krogh a 872 e Petter Northug a 801, Pellegrino risale all'undicesimo posto con 433. La giornata ha sorriso pure a Simone Urbani, uscito indenne dalle qualificazioni e addirittura tredicesimo dopo un'eliminazione nei quarti che lo ha visto comunque protagonista nella sua batteria. Fuori al mattino Maicol Rastelli e Dietmar Noeckler.    

Bene Pellegrino, ma bene, finalmente, anche Gaia Vuerich che torna a sorridere dopo quasi due stagioni, riaffacciandosi in finale per un sesto posto che ne rilanciano le quotazioni. Era dalla stagione olimpica (2013/14) che la carabiniera di Predazzo non arrivava in fondo ad una sprint e per una volta poco importa che sul più bello il serbatoio della ventiquattrenne fiemmese si sia svuotato, facendole alzare bandiera bianca a metà della finale.

Ci sarà tempo nelle prossime occasioni per provare ad alzare definitivamente la voce, nel frattempo è sicuramente importante ritrovarla lì davanti: a vincere, ancora una volta, è stata la potente svedese Stina Nilsson, pronta a beffare il terzetto norvegese formato da Astrid Jacobsen, Heidi Weng e Ingvidl Oestberg; sesta, come detto la Vuerich. Anche l'Italdonne dunque ha di che sorridere: al settimo posto nella mass start di Lago di Tesero di Virginia De Martin, risponde il sesto di Gaia Vuerich a Planica, risultati che sulla scia del sontuoso poker di Pellegrino permettono anche alle ragazze azzurre di rialzare la testa. 

Domani la due giorni slovena si chiude con la Team Sprint, ancora in tecnica libera: al femminile al via Gaia Vuerich con Greta Laurent, al maschile è possibile che la coppia Pellegrino-Noeckler, bronzo ai mondiali di Falun dello scorso anno, possa dividersi, con Urbani ad appaiare "Chicco": nel pomeriggio Sepp Chenetti farà le sue scelte.

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