Milan di Mihajlovic ancora ko: Dzemaili fa gioire il Genova

Un gol su punizione di Dzemaili con palla deviata dalla barriera al 10' del primo tempo è sufficiente al Genoa per riscattare tre sconfitte consecutive e superare un Milan apparso spuntato, lento, prevedibile e perciò incapace di correre ancora in classifica e sfruttare l'occasione per portarsi al secondo posto provvisorio. L'espulsione di Romagnoli nel primo tempo per doppia ammonizione, arrivata dopo che i rossoneri hanno usato troppo spesso il fallo per arginare le azioni del Genoa, ha complicato le carte a Mihajlovic.

Il Milan ha giocato meglio in dieci. Nella ripresa, sfruttando anche momenti di affanno del Genoa spiegabili con la paura di non tenere in mano la vittoria, i rossoneri sono riusciti a procurarsi diverse occasioni da gol sfumate per le parate di Lamanna e l'imprecisione dell'ex genoano Kucka, che spreca la palla migliore a tu per tu con il portiere tirando altissimo. Mihajlovic voleva fare andare di traverso il pranzo agli ex rivali genoani ma ogni sogno di gloria rossonero è stato rimandato anche perchè non ha funzionato l'esperimento in attacco Balotelli-Adriano per la scarsa intesa tra i due. Meglio l'italiano comunque: lotta e tira ed è il più difficile da marcare. La squadra di Gasperini ha invece riproposto il bel gioco mostrato nelle precedenti gare ma grazie alla presenza di un centravanti vero (Pavoletti) è riuscita a trovare la seconda vittoria in campionato e a lasciare la bassa classifica, superando anche la Juventus. L'attaccante ha giocato tantissimi palloni consentendo alla squadra soluzioni che prima non aveva. Mihajlovic ha riproposto Bertolacci a centrocampo vicino a Montolivo, con Bonaventura dietro le punte ma l'ex genoano non è stato pericoloso come ai tempi di Gasperini. La fiducia ai giovani in difesa (Calabria, De Sciglio, Romagnoli) è ripagata solo in parte. Gasperini riesce a presentare un centravanti, recuperato dall' infortunio, dopo le scelte con la Juventus di partire senza Pandev, poi espulso con la Lazio. In tribuna c'è l'allenatore della nazionale Antonio Conte che osserva Balotelli, oltre che Romagnoli e Bertolacci.

Il primo tempo però è tutto di marca Genoa, che va meritatamente in vantaggio con la punizione di Dzemaili. Lopez, che fa arrabbiare Mihajlovic per due rinvii un pò così, non può nulla. I rossoblù tengono bene il campo e schiacciano l'avversario nella propria metà campo. La squadra di Mihajlovic fatica a costruire gioco: Montolivo non trova compagni da lanciare, Bertolacci sull'esterno non incide. Solo 'Balò ha un guizzo di testa ma sfiora il palo. Tagliavento, a differenza di Valeri in Genoa-Juventus e di Rizzoli in Lazio-Genoa, non ha timore a estrarre cartellini gialli quando il gioco del Milan ne richiede l'uso e per tutti paga Romagnoli. Ma il secondo è apparso severo e fa infuriare Mihajlovic. Il Genoa spreca diverse occasioni per chiudere con il 2-0 e fino alla fine vive col timore di un pareggio beffa. Che non arriva e fa esultare squadra e tifosi.

MIHAJLOVIC

"Non basta essere tecnicamente più forti o chiamarsi Milan, devi correre e avere più cattiveria dell'avversario e dobbiamo impararlo il prima possibile". È arrabbiato Sinisa Mihajlovic dopo la sconfitta col Genoa, al termine di una gara giocata bene solo a metà. "Facciamo un tempo a partita e non va bene - continua il tecnico rossonero - Con l'Udinese abbiamo fatto bene il primo tempo e male il secondo, oggi nel primo non abbiamo fatto male ma nemmeno bene, il Genoa ha fatto la partita che voleva e a noi è mancata la cattiveria, abbiamo perso troppi duelli individuali. Nella ripresa la squadra ha reagito, ha cercato di giocare ma non siamo riusciti a fare gol. Vincendo oggi avremmo fatto un bel salto di qualità e non siamo riusciti a farlo, ora cercheremo di analizzare bene la gara e preparare quella di domenica prossima col Napoli, una squadra forte, con grandi attaccanti e molte soluzioni offensive. È l'avversario peggio che poteva capitarci visto che prendiamo un gol a partita ma magari, nella gara dove è più facile subire reti, non lo prendiamo". Bocca cucita sul doppio giallo a Romagnoli ("non commento le decisioni arbitrali"), Mihajlovic ribadisce che "l'importante è continuare a lavorare e cercare di migliorare sempre. Questa sconfitta non ci voleva, se avessimo vinto saremmo messi bene in classifica. Ora analizziamo gli errori e cerchiamo di correggerli e lavoriamo su quello che facciamo bene per ripeterlo".

GASPERINI

"Il Genoa è stato superiore al Milan, arrivava prima sul pallone e ripartiva. I cartellini mi sembrano ineccepibili, loro arrivavano in ritardo e qualche volta dovevano ricorrere ai falli". Gian Piero Gasperini spegne sul nascere le eventuali recriminazioni del Milan nei confronti della direzione di Tagliavento, che ha portato a una serie di cartellini gialli tra i quali i due, pesantissimi, a Romagnoli, espulso prima dell'intervallo. "Paradossalmente abbiamo fatto molto bene nel primo tempo, abbiamo fatto davvero un'ottima gara - sottolinea il tecnico rossoblù ai microfoni di Premium Sport - e abbiamo chiuso sull'1-0 e anche meritatamente, al di là degli episodi. Poi siamo calati con alcuni dei giocatori nostri che erano al rientro dopo tanto tempo, il Milan è cresciuto e noi non abbiamo sfruttato gli spazi che si erano presentati". Gasperini è arrivato a 100 vittorie con il Genoa: "Non è che giochiamo per obiettivi così importanti, è una bella soddisfazione, vuol dire che abbiamo ottenuto risultati importanti". In avanti è rientrato Pavoletti: "Fin qui abbiamo giocato senza attaccanti fuori, oggi Pavoletti era al rientro e la sua presenza a noi dà molto. Se riuscissimo ad avere un pò di turnover - conclude Gasperini - potremmo anche essere più efficaci".

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