Fiemme: 5.500 metri cubi di neve sopravvissuti all'estate

Aspettando il freddo in Val di Fiemme possono contare almeno sulla neve dell'anno scorso. Ormai manca un mese alle Universiadi, il primo grande evento dell'inverno trentino, e un autunno tanto mite non può che far suonare i primi campanelli d'allarme. Di neve naturale per ora nemmeno l'ombra, ma soprattutto è il freddo il grande assente, elemento necessario per preparare il terreno e quindi avviare i cannoni. In attesa che la colonnina di mercurio scenda a dovere (da lunedì?) in Val di Fiemme però possono coccolare la neve immagazzinata l'inverno scorso. Dove? Alla Cascata: sfruttando il freddo tra gennaio e febbraio sono stati prodotti circa 8000 metri cubi di neve

di Luca Perenzoni

Aspettando il freddo in Val di Fiemme possono contare almeno sulla neve dell'anno scorso. Ormai manca un mese alle Universiadi, il primo grande evento dell'inverno trentino, e un autunno tanto mite non può che far suonare i primi campanelli d'allarme. Di neve naturale per ora nemmeno l'ombra, ma soprattutto è il freddo il grande assente, elemento necessario per preparare il terreno e quindi avviare i cannoni. In attesa che la colonnina di mercurio scenda a dovere (da lunedì?) in Val di Fiemme però possono coccolare la neve immagazzinata l'inverno scorso. Dove? Alla Cascata: sfruttando il freddo tra gennaio e febbraio sono stati prodotti circa 8000 metri cubi di neve, successivamente ricoperti con uno strato di circa 80 centimetri di cippato (legno macinato in scaglie, sono serviti 80 camion di legname che sarà poi rivenduto per altri scopi) che ha funzionato egregiamente contro i caldi estivi preservandone circa il 75%, più o meno 5500 metri cubi. "E' poca cosa, ma in caso di necessità sarà importante per sistemare o rattoppare la pista ? racconta un orgoglioso Angelo Corradini che ha visto così coronato un progetto di lunga data ? certo, l'importante è che faccia almeno 3-4 notti di freddo, in modo da congelare a dovere lo strato superficiale del terreno". Insomma in Val di Fiemme non si parte da zero: la "banca" della neve non sarà molta, ma nel caso di estrema emergenza potrebbe risultare fondamentale: per assurdo potrebbe garantire un anello di 1500 metri.

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