«Food Truck»: il cibo arriva con l'Apecar

A Trento sono arrivati otto «truck», dalla Sicilia alla Sardegna passando per la Lombardia e altre regioni del nord Italia

di Matteo Lunelli

Il pani câ meusa siciliano (ovvero il panino con la milza), le panadas sarde (ovvero delle tortine salate), la garibalda bergamasca (ovvero il pane tipico di Bergamo) o le polpette e la torta fritta parmigiane: tutto questo, e molto altro ancora, lo potrete gustare sabato e domenica nel giardino interno di Impact Hub in via Sanseverino, poco dopo il sottopassaggio del Muse e poco prima del parcheggio Monte Baldo.

Per la prima volta, infatti, sbarca in Trentino «Food Truck»: il camion, furgone, apecar, camper che si trasforma in un chiosco itinerante con cucina attrezzata che propone pasti di qualità. Nato in California, molto conosciuto e sviluppato in tutto il mondo, è diventato piuttosto popolare anche in alcune zone d'Italia, aiutato anche dall'attenzione che i media dedicano negli ultimi anni al mondo dell'alimentazione.

A Trento sono arrivati otto «truck», dalla Sicilia alla Sardegna passando per la Lombardia e altre regioni del nord Italia. Ognuno propone ricette diverse e prodotti particolari, tipici di determinate zone d'Italia, spesso rivisitati con un tocco di qualità e originalità. Non è rappresentato il Trentino (in provincia esistono due «truck»), ma ci sarà comunque cibo per tutti i gusti, bambini compresi.

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Sia oggi sia domani non ci saranno solo pranzi, cene e aperitivi: l'evento, infatti, sarà caratterizzato anche da musica, incontri e mostre, che accompagneranno i golosi visitatori. Perché sia proprio Impact Hub Trentino a organizzare una manifestazione del genere è presto spiegato: il centro di impresa sociale di via Sanseverino, infatti, è sempre molto attento a tematiche come quella del lavoro, delle nuove professioni e delle imprese creative. Tutte caratteristiche presenti in chi prende un furgoncino, lo allestisce come fosse un ristorante su quattro ruote (ma anche su tre, addirittura su due e, perché no, su sei o più) e si mette nelle strade e nelle piazze a vendere cibi e bevande. 

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Per quanto riguarda gli aspetti burocratici, i Food Truck sono regolati dalle norme sul «commercio al dettaglio su area pubblica», ovvero «commercio ambulante». Per esercitare quest'attività, in forma fissa o itinerante, serve un'apposita licenza che deve essere rilasciata dal comune nel cui ambito viene svolta. È necessaria, inoltre, un'autorizzazione sanitaria che deve essere richiesta all'ASL di competenza. Non in tutte le regioni italiane, Trentino compreso, le norme si sono adeguate a questa nuova modalità per far conoscere la propria specificità alimentare. Chissà che questo fine settimana non serva anche per «smuovere le acque» e disciplinare il cibo a quattro ruote.

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