Insegna la non violenza, è la migliore insegnante al mondo

È Hanan al-Hroub, un'insegnante palestinese di Betlemme, originaria del campo profughi di Deisha (Betlemme), l'insegnante migliore del mondo. Ha vinto il 13 marzo il Global Teacher Prize, il concorso diventato con gli anni una specie di oscar ai migliori docenti. Hanan era in una rosa di finalisti scelti dalla Varkey Foundation, una delle più importanti organizzazioni internazionali di educazione e formazione dei docenti, tra 8.000 insegnanti di tutto il mondo . L'annuncio è stato dato da Papa Francesco.

Impegnati, creativi, volenterosi, solidali e molto spesso per le condizioni in cui lavorano anche molto coraggiosi i finalisti del Global Techer Prize, hanno storie sono tutte da scoprire, ciascuna con le proprie particolarità.

C'è Aqeela  Asifi , un'insegnante che in un centro rifugiati in Pakistan insegna a giovani ragazze afgane e pakistane, Ayub Mohamud che insegna religione in Kenya, Colin Hegarty che in una classe inglese motiva i suoi studenti alla conoscenza della matematica attraverso il web con la creazione di 1500 video a disposizione su YouTube, Joe Fatheree che in America utilizza musica, cortometraggi e libri per coinvolgere la sua classe di studenti, Kazuya Takahashi che in Giappone utilizza originali metodi per sviluppare creatività e pensiero indipendente, Maarit Rossi che in Finlandia riesce a far piacere la matematica ai suoi studenti, Michael Soskil che con gli alunni della Wallenpaupack South Elementary School americana fa progetti 'per cambiare il mondo' in chiave ambientale e di solidarietà, Richard Johnson che in Australia ha trasformato le sue lezioni in laboratori di robotica per avvicinare i suoi giovani studenti alle nuove tecnologie, Robin Chaurasiya che a Kamathipura, la zona a luci rosse di Mombai, insegna alle ragazze che possono cambiare il loro destino con l'istruzione.

E la palestinese Hanan al-Hroub ha avuto la meglio con la sua particolare storia e il sumetodo di insegnamento "focalizzato sulla non violenza, un insegnamento attraverso il gioco e il metodo di relazione con gli studenti con problemi di comportamento originati dalle violenze a cui sono soggetti a causa dell'occupazione israeliana".

La novità e il successo dell'approccio di al-Hroub, come lei stessa ha spiegato, sono la diretta conseguenza dell'esperienza personale dell'insegnante. "Sono nata in un contesto in cui la violenza era ed è all'ordine del giorno, e ho dovuto crescere in fretta", ha raccontato in un video ripreso dall'agenzia Maan l'insegnante parlando del trauma subito dai suoi figli quando videro il padre colpito dal fuoco dell'esercito mentre tornavano da scuola. "Lo shock subito - ha spiegato - condizionò pesantemente il comportamento, la personalità e i voti dei miei figli". Non sentendosi aiutata da nessuno, tantomeno dagli insegnanti, la giovane palestinese ha deciso di inventare nuovi metodi di apprendimento attraverso il gioco, coinvolgendo anche i figli dei vicini.

"Poco dopo aver iniziato queste attività - ha spiegato - ho riscontrato netti miglioramenti nei miei figli: cresceva la sicurezza in loro stessi e miglioravano anche i voti a scuola. Per questo decisi di cambiare il mio indirizzo di laurea e diventare un'insegnante". Le violenze cui sono soggetti i bambini palestinesi, secondo al-Hroub, non sono solo fisiche, "molti bambini subiscono violenze psicologiche non apparenti, sono inseriti in un ambiente aggressivo, ricevendo input negativi anche dalle immagini che riportano i media: per questo mi sono focalizzata sull'approccio non violento per la risoluzione dei conflitti personali". Il trionfo dell'insegnante è stato definito dal ministro dell'Educazione dell'Autorità nazionale palestinese Sabri Saidam "un successo per la Palestina e gli insegnati palestinesi".

E chi sono gli altri finalisti? Aqeela Asifi , un'insegnante che in un centro rifugiati in Pakistan insegna a giovani ragazze afgane e pakistane, Ayub Mohamud che insegna religione in Kenya, Colin Hegarty che in una classe inglese motiva i suoi studenti alla conoscenza della matematica attraverso il web con la creazione di 1500 video a disposizione su YouTube, Joe Fatheree che in America utilizza musica, cortometraggi e libri per coinvolgere la sua classe di studenti, Kazuya Takahashi che in Giappone utilizza originali metodi per sviluppare creatività e pensiero indipendente, Maarit Rossi che in Finlandia riesce a far piacere la matematica ai suoi studenti, Michael Soskil che con gli alunni della Wallenpaupack South Elementary School americana fa progetti 'per cambiare il mondo' in chiave ambientale e di solidarietà, Richard Johnson che in Australia ha trasformato le sue lezioni in laboratori di robotica per avvicinare i suoi giovani studenti alle nuove tecnologie, Robin Chaurasiya che a Kamathipura, la zona a luci rosse di Mombai, insegna alle ragazze che possono cambiare il loro destino con l'istruzione
Hanan al-Hroub, un'insegnante palestinese di Betlemme, originaria del campo profughi di Deisha (Betlemme).

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