Brescia, un parroco ai fedeli. «Niente soldi, solo Gratta e Vinci»

«Ci sono preti che, come don Antonio Mazzi, definiscono il gioco d'azzardo la droga del terzo millennio e altri che, in nome del "Dio denaro" accettano dai fedeli donazioni di Gratta e vinci al posto delle classiche offerte». Lo dice Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia e team leader della Giunta Maroni in tema di contrasto al gioco d'azzardo patologico, commentando l'iniziativa «Gratta e vinciAmo», organizzata a Cigole, nel Bresciano, dalla parrocchia San Martino di don Abramo Camisani, dove i Gratta e vinci verranno donati dai fedeli durante le Sante Messe di domani e di domenica con l'obiettivo di finanziare interventi e attività parrocchiali.

«Ognuno - aggiunge Viviana Beccalossi - agisce come meglio crede. Non posso però nascondere la mia delusione nell'apprendere che proprio in una chiesa, ovvero in uno dei luoghi ritenuti sensibili dalla legge regionale sulla ludopatia, e vicino ai quali è assolutamente vietato installare nuove slot machine, si decida di realizzare un'iniziativa mirata a reperire risorse economiche proprio attraverso il gioco d'azzardo. Così viene mortificato il lavoro e l'impegno di Regione Lombardia verso una piaga sociale che, purtroppo, è sempre più di triste attualità».

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