Il tartufo, da Cavour in poi delizia di politici e star

I politici hanno sempre amato il tartufo d’Alba, da Cavour a Umberto I di Savoia, per arrivare a premier e ministri di recenti governi italiani e stranieri fino all’attuale premier. Matteo Renzi inaugura infatti venerdì, con il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, l’85/a Fiera del Tartufo di Alba. Prima di loro tagliarono il nastro Goria, Andreotti, Scalfaro, Fini, Pivetti, Casini.

Uno speciale filo sembra legare il tartufo a illustri personaggi della storia. «Cattura più amici la mensa che la mente», amava dire Camillo Benso Conte di Cavour che, oltre alla diplomazia, utilizzava spesso proprio il tartufo per tessere le sue trame. Con la nascita della Fiera internazionale, voluta dal geniale Giacomo Morra nel 1930, Alba è divenuta sede di dibattiti, incontri, banchetti alla presenza delle principali autorità dello Stato Italiano. Tra i primi a crederci Umberto I di Savoia che tagliò il nastro nel 1935 e il maresciallo Badoglio che lo fece l’anno dopo.

Ma l’appeal della trifola ha raggiunto anche l’altra parte dell’oceano, basta pensare a quando, nel 1960, l’allora presidente Truman ricevette da Morra un’enorme tartufo che lo lasciò stupito e soddisfatto. Nel 1953 fu invece Winston Churchill a ricevere il migliore esemplare.

Tra gli estimatori dichiarati del prezioso tubero ci sono anche, per citarne alcuni, i presidenti americani Kennedy e Eisenhower, il capo del Cremlino Nikita Khrushchev e l’imperatore d’Etiopia Hailè Selassiè, Ronald Regan, Mikhail Gorbaciov e le star Rita Hayworth, Luciano Pavarotti, Marilyn Monroe, Sofia Loren.

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