«Le telefonate anonime sulle corna, sono biasimevoli»

Ecco la sentenza emessa a Roma dopo un fatto di cronaca

Telefonare in forma anonima, anche solo due o tre volte, per raccontare a una moglie ignara che il marito le fa le corna, è una "condotta biasimevole" indipendentemente dalla veridicità o meno dei tradimenti. E fa scattare la condanna per il reato di molestie senza concessione di attenuanti. Lo sottolinea la Cassazione spiegando che anche se le telefonate sono poche, il loro contenuto è da considerare come "assai grave".

La Suprema Corte per questo motivo ha dichiarato la colpevolezza di una impiegata della Asl di Bari, condannandola a pagare una sanzione di 400 euro, che aveva fatto tre telefonate anonime - una dall'ufficio e le altre dal suo cellulare - al telefono fisso della moglie di un collega per raccontarle che lui la tradiva a più non posso. A spingerla a vuotare il sacco era il fatto che proprio lei era stata l'amante dell'uomo che ora la aveva scaricata per un'altra. 

 

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