Poor Works: «500 Miles», ecco il nuovo video

I Poor Works hanno scelto l'unica cover del loro album di debutto, «500 Miles» dei Proclaimers, per lanciare il nuovo videoclip (eccolo qui sopra in anteprima esclusiva per ladige.it). La canzone è tratta dal disco «Colours of us», manifesto sonoro di questa formazione che si muove in territori pop rock con il cuore in Inghilterra e gli amplificatori ben piazzati nella piana rotaliana

di Fabio De Santi

 

 

I Poor Works hanno scelto l'unica cover del loro album di debutto, «500 Miles» dei Proclaimers, per lanciare il nuovo videoclip (eccolo qui sopra in anteprima esclusiva per ladige.it). La canzone è tratta dal disco «Colours of us», manifesto sonoro di questa formazione che si muove in territori pop rock con il cuore in Inghilterra e gli amplificatori ben piazzati nella piana rotaliana. Nicola Toniolli, voce della band che vede anche in line up Daniel Nardon, Daniel Calovi, Mauro Tomedi, Patrick Calovi e Christian Nicolini, ci ha raccontato la genesi del video e l'attuale dimensione dei Poor Works.
 

Da dove la scelta di «500 Miles» per questo video?
«I Proclaimers sono delle star alternative. Hanno dimostrato che con impegno e dedizione gli obiettivi si riescono a raggiungere. "500 Miles" è un pezzo modernissimo, nonostante gli anni che sono passati dalla sua composizione, e si prestava benissimo a un riarrangiamento in chiave Poor Works».
 

È l'unica cover presente nel vostro disco di debutto: che cosa vi ha colpito di questo pezzo?
«La modernità, la completezza e l'originalità. I Proclaimers sono inoltre composti da due gemelli, coppia presente anche nel nostro gruppo...».
 

Che videoclip ne è nato allora?
«Avevamo bisogno di qualcosa di semplice ed efficace. Doveva sembrare una cosa spontanea  e di fatto lo è stata. La persona che ha girato il video è Valentina Niccolini, e una parte del briefing precedente alle riprese è stata fatta assieme al regista della filodrammatica di Mezzocorona, Franco Kerschbaumer, anche se poi il risultato è completamente diverso da come ce lo eravamo immaginato. In pratica la mattina delle riprese abbiamo stravolto completamente l'idea del video, che a mio avviso risulta allo stesso tempo spontanea ed efficace».
 

Che estate hanno vissuto i Poor Works?
«Ricca di concerti. Siamo stati contenti in quanto in molte piazze trentine, oltre alle nostre cover britanniche, si sono diffusi i nostri brani inediti. Ci siamo sentiti apprezzati e questo per noi è molto importante. Molte persone hanno richiesto il nostro album come souvenir della serata».
 

Il disco è uscito da un anno: siete soddisfatti di come è stato accolto) Quanto vi rappresenta oggi?
«L'accoglienza è stata buona. Ci sono persone che hanno cominciato a seguirci dopo averci sentito a Radio Dolomiti e questa per noi è una grande soddisfazione. Adesso guardiamo avanti e pensiamo a nuove canzoni con diverse idee a riguardo su cui lavorare, in cantiere c'è anche un altro video».

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