Così i ragazzi disabili imparano a sciare

Ragazzi disabili dai 6 ai 14 anni imparano a sciare in Trentino, sull’Alpe Cimbra, grazie al «Progetto Emma». L’iniziativa, partita per il terzo anno consecutivo, coinvolge sino a marzo due gruppi di ragazzi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.

L’idea è nata nel 2014 dall’incontro casuale della coordinatrice del servizio integrazione scolastica e una psicomotricista dell’allora Azienda Ulss 22 di Bussolengo (ora Azienda Ulss 9 Scaligera - sede di Bussolengo) insieme alla mamma di Emma, una bambina «con bisogni speciali», si è trasformata in realtà. La sfida era quella di avvicinare un gruppo di bambini con disabilità complesse, psichiche e relazionali, alla pratica di uno sport, come lo sci, che mette in gioco abilità funzionali e di coordinazione motoria in un ambiente di per sè impegnativo e ostile per persone che manifestano rilevanti difficoltà ad affrontare le ordinarie attività del quotidiano.

Oltre al servizio integrazione scolastica di Bussolengo, lo sci club Edelweiss di Verona e la scuola sci Scie di Passione di Passo Coe (Folgaria), quest’anno si affaccia sullo scenario la neonata associazione «La libellula e il giunco - Onlus», fortemente voluta dai primi genitori che hanno partecipato e dato impulso al progetto.

Il 16 marzo, a conclusione dell’attività, in una giornata di festa e celebrazione dell’accessibilità allo sport per tutti, i giovani atleti avranno la possibilità di sperimentarsi nella discesa davanti a un pubblico di familiari e simpatizzanti.

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