i controlli dei Carabinieri continuano: denunciato ragazzo con l'hashish ma anche il veneto a Mezzocorona

Esercizi commerciali, autobus, piste ciclabili, parchi e ovviamente le vie di comunicazioni vengono controllati dalle pattuglie dei Carabinieri, coordinante dal Comando di via Barbacovi di Trento, per abbattere il numero di coloro che non hanno a cuore la loro salute e quella degli altri.

Tra le centinaia di persone controllate, ci sono ancora riottosi, incuranti dei limiti imposti, fondamentali per contenere la diffusione del virus, come: due giovanissimi di Cavedine, che a bordo dell’autobus di linea si sono recati a Vezzano senza un giustificato motivo e sono stati trovati in possesso di gr.5 di stupefacente, nonostante il loro tentativo di disfarsene, venendo anche segnalati quali assuntori di droga all’Ufficio Territoriale di Governo; due abitanti di Vallelaghi, trovati a Cadine per fare acquisti di carne, si sono giustificati con l’assenza di analoghi esercizi nel loro Comune; due individui, in transito a Baselga del Bondone, diretti all’Ospedale di Santa Chiara per far visita a un parente; un senza fissa dimora, in attesa di sistemazione definitiva, che si trovava in piazza Battisti, per “auto-isolarsi”; un uomo, che giustificava la sua presenza, lontano dal domicilio, sempre in piazza Battisti con la “necessità” di controllare l’accredito sul conto corrente; un lavoratore che, nella giornata di riposo, ha dichiarato di essere in transito per Roverè della Luna, al termine della giornata lavorativa; un veneto, che è stato trovato presso la Stazione ferroviaria di Mezzolombardo senza giusto motivo; diverse decine di soggetti non curanti del dovere di restare a casa.

Da oggi è vietato comunque spostarsi dal comune in cui si è, se non per comprovati motivi di lavoro di assoluta urgenza o ragioni di salute.
Malgrado l’inasprimento delle misure a tutela dell’intero Paese, troppi non hanno ancora compreso la gravità della situazione, per questo, continuerà l’impegno di tutti i Carabinieri a far rispettare gli obblighi, adottati nei decreti del Governo, per tutelare la salute di tutti, soprattutto i più deboli, anziani, sofferenti di patologie complesse o gravi e anche casuali soggetti, apparentemente meno vulnerabili, ma comunque esposti all’infezione.
Siamo di fronte a una situazione che deve fare riflettere tutti, se vogliamo sentirci parte di un tessuto sociale dinamico e positivo o essere meramente esponenti egocentrici, di egoismi diffusi.
Difendere e preservare i più deboli, significa probabilmente anche ribadire la nostra identità di Italiani, che non sappiamo vedere nell’altro un estraneo, ma sempre un essere umano, intimamente simile a noi e pertanto portatore di pari aspettative e destinatario di eguali trattamenti a quelli cui noi aspiriamo.

comments powered by Disqus