Coronavirus: oggi altri 4 morti in Trentino In totale sono sei: i contagi sono arrivati a 378

Oggi si sono contati 117 contagi in più (ad ore 14) ovvero 378 totali in Trentino. Di questi 254 sono stati sottoposti al tampone e gli altri no.

Si contano anche soggetti a cui non è stato fatto il tampone, se presentano sintomi, se congiunto, familiare o che è stato in contatto con una persona affetta da Covid-19.

Lo ha annunciato oggi il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti: «La situazione si sta aggravando».

Dei 378 contagi, 269 sono in casa, 13 sono presso l'alta intensità e 15 in terapia intensiva, gli altri nei reparti di pneumologia o malattie infettive. 

Sette sono guariti ma i deceduti quota 6. Oggi sono stati conteggiati quattro morti.

Delle quattro vittime una è padre Angelico, 84 anni, di Trento che aveva accompagnato ad Assisi il pullman di pellegrini tra i quali si sono registrati i primi contagi trentini.

Anche gli altri tre sono anziani ottantenni di Fassa, Pinzolo e una di Ledro.

Il direttore dell'Azienda sanitaria, Paolo Bordon, ha spiegato oggi anche l'incremento dei posti nella terapia intensiva e negli altri reparti.

I posti in terapia intensiva (dove si viene intubati) sono stati portati a 75: prima erano 33 e solo a Trento e Rovereto. 

I posti in alta intensità (dove si viene ventilari) sono 123, oltre a questi ci sono 66 posti di malattie infettive.

Nel corso di questa settimana l'Azienda attende la consegna di 1 milione di mascherine.

Il dottore Antonio Ferro dell'Azienda sanitaria ha precisato che la casa di riposo di Bezzecca, dove c'è stata oggi una vittima, ci sono 32 casi.

Ad Eremo di Arco 50% persone venivano da fuori provincia, si subisce l'influenza lombarda.  A Villa Regina di Arco 13 soggetti positivi.

Il dottor Ferro ha corretto il dato sull'età dei pazienti in rianimazione. Il paziente più giovane attualmente ricoverato in rianimazione ha 43 anni. L'età media è 55 anni.

Al momento ci sono 4 operatori sanitari positivi nell'ospedale di Tione. Non risultano in altri ospedali.

I 15 pazienti in terapia intensiva sono considerati tutti critici. Normalmente occupano un posto dalle due o tre settimane.

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