Sì ai questionari per la valutazione dei docenti, come un aiuto agli stessi insegnanti per migliorare il loro lavoro. Sì all'apertura degli istituti superiori fuori orario scolastico. Escono soddisfatti dall'ufficio del governatore Ugo Rossi i rappresentanti di Stazione Futuro, l'associazione studentesca che in pochi mesi di attività è riuscita a imporre all'attenzione politica una serie di questioni rilevanti sulla scuola e la vivibilità urbana.

La segretaria Fiorenza Pesce, l'ex segretario Simone Valle, Lorenzo Borga e Francesco Andreatta per la parte sulla valutazione dei docenti e Philipp Woelk per quella relativa all'apertura delle scuole sono stati ricevuti ieri pomeriggio da Rossi (che ha tenuto per sé le competenze in materia di Istruzione), affiancato dalla dirigente Livia Ferrario e da altri funzionari.

Un colloquio inedito e positivo: «Al di là dei temi specifici - commenta il presidente della Provincia - vedere ragazzi così impegnati, che si strutturano per occuparsi del bene comune, è una soddisfazione. Ho trovato persone documentate, che si sono confrontate con ciò che si fa nel resto d'Europa, che hanno verificato anche le modalità tecniche di attuazione delle richieste. Poi, com'è noto, sto cercando di aprire un dialogo abbastanza costante coi fruitori del servizio scolastico: e questo incontro fa parte del percorso avviato».

I rappresentanti degli studenti superiori trentini hanno portato in piazza Dante il questionario per la valutazione dei docenti che vorrebbero fosse distribuito in tutte le scuole, per chiedere agli studenti come giudicano l'insegnamento e il rapporto coi loro professori. Le risposte resterebbero ai singoli docenti, per aiutarli a migliorare il proprio lavoro, e verrebbe resa pubblica solo la valutazione media per materia di insegnamento, per capire quali problemi possono esserc in ogni dipartimento.

«In questa fase - riassume Rossi - più che una valutazione dall'alto potrebbe essere utile fornire agli insegnanti un feedback positivo per aiutarli nella autovalutazione che devono già fare. Noi dobbiamo far passare l'idea che il questionario serve ad aiutare il singolo insegnante a migliorarsi. Un passo interessante verso una valutazione più completa, su cui siamo disposti anche a mettere il timbro della Provincia».

In quest'ottica, i ragazzi di Stazione Futuro si muoveranno per cercare «alleati» tra i professori più sensibili, che già usano questionari personali, per diffondere poi gradualmente l'abitudine all'autovalutazione. Gli studenti hanno poi portato a Rossi 602 firme raccolte in poche settimane in calce alla loro petizione per far aprire le scuole anche il pomeriggio e magari pure in estate: «L'orario di lavoro dei bidelli va fino alle 19.30 - spiega Lorenzo Borga - e tra i loro compiti c'è anche la sorveglianza».

Alcune scuole come il liceo Prati tengono già aperto fino alle 17, ma molti dei 25 istituti superiori trentini no: la Provincia si è impegnata ad approfondire dunque con tutti gli istituti del capoluogo l'argomento, per capire quali siano le difficoltà a prolungare l'orario di apertura. Ma l'idea in più scaturita ieri dal dialogo con Rossi è quella di sfruttare i Piani giovani di zona, facendo entrare a scuola alcune associazioni per attività di aiuto allo studio e sorveglianza ma non solo. «Così - commenta il governatore - potremmo far incontrare gli studenti col mondo dell'associazionismo e del volontariato, contribuendo a incrementare la cittadinanza attiva».

Ora dalle parole bisognerà passare ai fatti: Rossi ha affidato a un membro della sua segreteria il compito di seguire le questioni sul tavolo e di tenersi in contatto con gli studenti. Il percorso è avviato.