Quest'anno le assunzioni cresceranno dell'8%

Quest'anno le imprese trentine assumeranno, tra lavoratori fissi, stagionali e collaboratori, 16.250 persone. Si perderanno invece 18.230 posti di lavoro, quindi il saldo continuerà ad essere negativo per 1.980 unità. Ma non è la stessa cosa dell'anno scorso, non solo perché il saldo negativo si riduce drasticamente rispetto alle 2.970 unità del 2013, ma soprattutto perché le nuove assunzioni crescono dell'8%, mentre le uscite dal lavoro aumentano solo dell'1,2%

di Francesco Terreri

agenzia del lavoroTRENTO - Quest'anno le imprese trentine assumeranno, tra lavoratori fissi, stagionali e collaboratori, 16.250 persone. Si perderanno invece 18.230 posti di lavoro, quindi il saldo continuerà ad essere negativo per 1.980 unità. Ma non è la stessa cosa dell'anno scorso, non solo perché il saldo negativo si riduce drasticamente rispetto alle 2.970 unità del 2013, ma soprattutto perché le nuove assunzioni crescono dell'8%, mentre le uscite dal lavoro aumentano solo dell'1,2%. I primi dati sulle previsioni di assunzione delle imprese per il 2014, provenienti dal sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, evidenziano un rallentamento della perdita di personale nel settore privato, come emergeva anche ieri dai dati Istat: livello di disoccupazione ancora molto elevato ma con qualche segnale di riduzione.


A livello nazionale, secondo Unioncamere, quest'anno si registreranno poco meno di 792 mila entrate al lavoro a fronte di 935 mila uscite. Saldo, quindi, negativo di 143.700 unità ma dimezzato rispetto alle 250 mila unità del 2013. Ciò si deve sia all'incremento delle assunzioni programmate rispetto a quelle del 2013 (+42.000), sia alla riduzione delle uscite (-64.600).


Le Camere di commercio, inoltre, puntano ad aggredire il nodo più preoccupante: la disoccupazione giovanile. La proposta, lanciata ieri a Roma alla 12ª Giornata dell'Economia, prevede l'esenzione totale per i primi due anni dei costi di iscrizione al Registro delle imprese per le start-up dei giovani. La misura, insieme ad un sostegno più ampio, potrebbe portare alla nascita di trentamila nuove imprese giovanili e 51 mila occupati in più in due anni, con un incremento del valore aggiunto del sistema Paese di quasi 3 miliardi di euro, che balza a 7,5 miliardi e oltre 130 mila occupati considerando l'indotto attivato da queste nuove imprese.


Intanto, a proposito dei dati Istat, il presidente di Assoartigiani  Roberto De Laurentis  osserva che buona parte dell'aumento di 4.800 unità degli occupati nell'industria manifatturiera e nelle costruzioni registrato in Trentino nel primo trimestre dell'anno è probabilmente da attribuire alla ripresa del settore meccanico artigiano, anche se è piuttosto una «tenuta a denti stretti, con margini risicati».

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