Montagna / Il caso

Il rifugio Garibaldi cerca un gestore disperatamente: da anni la struttura di Tremalzo è chiusa

Il Comune di Ledro ci riprova, ma lo scorso anno il vincitore aveva «abbandonato» nonostante il contratto per altri due anni. E adesso siamo di nuovo alla gara d’asta

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LEDRO. Una storia tormentata, fatta di rinunce ed aste deserte: il rifugio Garibaldi è ancora in cerca di una gestione.

Il Comune di Ledro ora ci riprova È indetta (ai sensi degli artt. 19 e 39 della L.P. 19 luglio 1990, n. 23 e ss.mm.ii.) un’asta pubblica per procedere alla concessione dell’immobile denominato “Rifugio Garibaldi” (identificato dalla p.ed. 164/2 C.C. Tiarno di Sopra) e relative aree adiacenti recintate di proprietà del Comune di Ledro site in località Tremalzo, da destinare a rifugio escursionistico.

È la seconda asta di quest’anno: la precedente era stata indetta a giugno e sembrava la volta buona. Ma il municipio si ritrova, ancora una volta, a ricorrere al bando. D’altronde, da anni, puntuale con l'arrivo della neve in quota si torna a parlare dello sviluppo della stazione sciistica di Tremalzo, cavallo di battaglia in campagna elettorale per tutti i gruppi politici, tanto di maggioranza quanto di minoranza, ma di fatto mai tradotto in qualcosa di concreto.

Esattamente un anno fa, il caso del rifugio Garibaldi era tornato in auge con i rappresentanti delle liste di opposizione “Vivi Ledro”, “Ledro sostenibile”, “Comunità ledrense”, che con un'interpellanza al sindaco e alla giunta avevao  chiesto lumi circa le iniziative pensate dal Comune a fronte dell’ennesima rinuncia alla gestione del Rifugio Garibaldi.

Sì, perché nell’agosto 2022 anche l’ultimo vincitore della gara di affidamento della struttura aveva deciso di chiudere anticipatamente l’attività, nonostante il contratto prevedesse una scadenza al 31 dicembre 2023 prorogabile di altri quattro anni.

«Tale capitolazione – dicevano i consiglieri – non è nuova e segue una serie di rinunce che negli ultimi anni non hanno garantito l'apertura del rifugio. Nella decisione avrà inciso anche il difficile periodo legato al costo dell’energia e siamo certi che nonostante Tremalzo sia una zona incantevole i gestori non abbiano intravvisto come prossimo un rilancio della località, per la quale a tutt'oggi la maggioranza comunale non ha alcuna propria idea di sviluppo, né nell’immediato né in sede programmatoria nel medio periodo. Riteniamo si debba escludere poi la vendita dell'immobile per liberarsi di una realtà antieconomica e complessa, poiché vincoli di uso civico e legittimi legami affettivi e storici troverebbero contraria la popolazione. Un’alternativa potrebbe essere un cambio di destinazione d'uso, magari con la voltura del “Garibaldi” da struttura alberghiera ad una di carattere museale, sociale, ricettivo di altro tipo. Inoltre, visto che ora si riproporrà il problema di trovare un nuovo gestore, dopo ripetute rinunce e aste deserte, sarebbe opportuno capire se il canone annuale di 9.750 euro sia sostenibile per un privato che intende impegnarsi nella gestione in uno stabile che versa in quelle condizioni. Infine - concludono i consiglieri - chiediamo quali azioni l'amministrazione comunale intenda mettere in campo per un rilancio estivo-invernale della zona».

«Il “Garibaldi” è un rifugio escursionistico - era stata la risposta dell'assessore al turismo Luca Zendri - La gestione della struttura non è dunque propriamente alberghiera bensì con caratteristiche e requisiti dettati da legge provinciale: la modifica della destinazione d'uso deve essere dunque richiesta al Servizio turismo. Allo stato attuale l’amministrazione non valuta però conveniente modificare la connotazione del rifugio».

Adesso siamo alla terza asta in un anno e mezzo: tutti i dettagli sono sul sito del Comune di Ledro: https://www.comune.ledro.tn.it/ - comunicazione – avvisi e news.

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