PRESENA. La cresta del Presena, a due passi dal passo Maroccaro, segna i 3 mila metri di quota. Un tempo ci si arrivava con ramponi, piccozza e zaino. Oggi si atterra direttamente in cima al ghiacciaio in infradito e canottiera.

Il fatto è che la nuova telecabina deposita i turisti direttamente sul «balcone panoramico». I quali scendono, muovono quattro passi sulla lingua di neve rimasta, si fanno il «selfie» di rito e tornano a valle. E sui social possono vantarsi di aver «fatto i tremila».

La scena si ripete ogni giorno, ma ovviamente nel weekend la folla aumenta: signorine in pantaloncini succinti e scarpe di tela, prodi marinai in infradito, cittadini che non vedono l’ora di mandare la foto ai loro amici e parenti rimasti in pianura per comunicare che «qui si sta freschi».

Per carità, nessuno si avventura sul ghiacciaio Presena che è già quasi interamente ricoperto dai pesanti teloni di plastica (i lavori sono in corso con ruspe e gatti delle nevi e dureranno ancora circa 20 giorni). E mancano quasi del tutto gli alpinisti, dato che la bella ferrata del sentiero dei Fiori (che giunge in cresta dal retro del Gendarme) è chiuso per manutenzione straordinaria. 

La montagna come Rimini? Ci siamo vicini.