San Lorenzo Dorsino / Il fatto

I forestali trentini liberano un cucciolo di orso rimasto incastrato tra due alberi in Val di Jon

Il delicato intervento è avvenuto con il supporto dell'elicottero e in presenza della madre dell'orsetto. L'Enpa: operazione ammirevole che indica la strada per una corretta coesistenza tra uomo e animali

VIDEO Lo spettacolare salvataggio dell'orsetto

TRENTO. Gli uomini del corpo forestale trentino, con il supporto del Nucleo elicotteri della Provincia, hanno salvato un cucciolo di orso incastrato tra due alberi in Val di Jon, nel comune di San Lorenzo Dorsino.

Cucciolo di orso incastrato tra due alberi: il video dello spettacolare salvataggio dei forestali

Gli uomini del Corpo forestale Trentino, con il supporto del Nucleo elicotteri della Provincia autonoma di Trento, hanno salvato un cucciolo di orso incastrato tra due alberi in Val di Jon, nel comune di San Lorenzo Dorsino. Quella portata a termine nel pomeriggio di ieri è stata un’operazione particolarmente delicata, anche per via della presenza della madre accanto al piccolo di meno di un anno che non era più in grado di muoversi. Una volta liberato, l’animale ha raggiunto l’esemplare adulto senza riportare conseguenze fisiche.

"Quella portata a termine nel pomeriggio di ieri, 3 agosto, è stata un’operazione particolarmente delicata, anche per via della presenza della madre accanto al piccolo di meno di un anno che non era più in grado di muoversi", si legge in una nota stampadella Provincia.

"Una volta liberato, l’animale ha raggiunto l’esemplare adulto - spiega ancora il comunicato - senza riportare conseguenze fisiche. Il cucciolo è stato trovato dal personale forestale che stava effettuando alcuni controlli programmati in zona. L’attenzione degli uomini del Corpo è stata attirata dai ripetuti lamenti dell’esemplare, provenienti da una precisa zona della valle. L’animale - accompagnato dalla madre e da un altro cucciolo - era bloccato tra due piante in una zona impervia: aveva una zampa posteriore incastrata e non era in grado di muoversi.

Una prima fase di controllo a distanza da parte dei forestali ha evidenziato che per l'orsetto non c'erano possibilità di liberarsi.

Di qui la decisione di intervenire con estrema cautela: approcciare un cucciolo di orso con la madre presente è possibile solo in situazioni particolari e in condizioni di assoluta sicurezza.

L’intervento senza alcuna copertura avrebbe infatti causato il comportamento aggressivo dell’esemplare adulto (per questo motivo, in caso di avvistamento gli escursionisti non devono avvicinarsi agli orsi e non rimanere nei paraggi ma piuttosto tornare sui loro passi). Per raggiungere tempestivamente la val di Jon, il personale specializzato della squadra di emergenza orso – accompagnato dai cani - è stato trasportato sul posto con l’elicottero. La presenza del velivolo ha favorito l’allontanamento della madre e un operatore è potuto intervenire con la motosega per tagliare la pianta che intrappolava il cucciolo di orso. Una volta liberato, l’animale è fuggito di corsa in direzione della madre mostrando di non aver subìto alcuna conseguenza dall'incidente. La sicurezza del forestale è stata garantita grazie alla copertura di un collega armato e di due unità cinofile a breve distanza, impegnate a controllare la posizione dell'orsa.

Il tutto è avvenuto in costante contatto radio con l'elicottero che ha monitorato le fasi dall'alto, senza mai allontanarsi. Le operazioni, particolarmente delicate, si sono svolte rapidamente e nel migliore dei modi, grazie alla professionalità del personale coinvolto, sia del Nucleo elicotteri sia del Corpo forestale Trentino. Si è trattato di un intervento certo non comune, che ha evidenziato una volta di più la necessità di dotare il personale impegnato in operazioni di questo tipo del bear spray, strumento insostituibile per garantire la sicurezza degli operatori e dell'orso in caso di aggressività da parte di quest'ultimo. Come è noto, l'amministrazione provinciale sta da tempo lavorando per ottenere l'autorizzazione all'utilizzo del bear spray da parte del ministero dell'interno".

L'episodio è stato commentato dall'Ente nazionale protezione animali (Ennpa) che spiega di aver "seguito con trepidazione e ammirazione l'operazione" portata a termine con successo dagli agenti del Corpo forestale provinciale.

“Un intervento che ci emoziona – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa - e ci fa capire come ci sia ancora spazio per una corretta coesistenza fra l'uomo e gli animali selvatici. Grazie al corretto approccio dei forestali mamma orsa ha capito che volevano solo aiutare il suo piccolo e sono potuti intervenire in sicurezza.

La dimostrazione che se si seguono i giusti comportamenti una convivenza tra uomo e animali è possibile.

Per questo è necessario attuare una sollecita e capillare attività di informazione e formazione dei cittadini, dei turisti e degli operatori economici, perché la conoscenza e la consapevolezza sono le migliori garanzie di un corretto approccio agli animali selvatici e di una positiva coesistenza”.

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