Sci e impianti, cambia tutto Il biglietto si prenota online

di Davide Sereni

Che uno dei settori più dipendenti dall'andamento del contagio sia il il turismo è un dato di fatto, almeno per quanto riguarda il Trentino. Ieri, sulle nostre pagine, l'assessore al turismo Roberto Failoni aveva affermato che il tracollo nella stagione estiva è stato evitato e che a partire da luglio in poi è stata registrata un'inversione di tendenza. Buone notizie, ma adesso bisogna chiedersi come andrà la stagione invernale, su cui molti albergatori e operatori turistici fanno affidamento, nonostante il nuovo aumento dei contagi e la prevista proroga del periodo di emergenza non promettono nulla di buono.

Il vero volano della stagione invernale saranno, come sempre, le piste sciistiche, su cui Luca Guadagnini, rappresentante dell'Anef, è piuttosto positivo: «Oggi abbiamo un incontro in Provincia per stabilire le regole che ci saranno durante la stagione, sarà importante vedere come sarà la curva del contagio per farci un'idea dei numeri che possiamo aspettarci. In ogni caso daremo il massimo per garantire massima tranquillità per i nostri clienti, seguiremo un protocollo simile per quest'estate, ma con delle implementazioni specifiche per limitare il più possibile gli assembramenti: vendita online e direttamente negli alberghi dei biglietti, stampa degli stessi tramite dei box elettronici posizionati all'esterno degli impianti, e allungamento dell'orario di arrivo sulle piste, in modo da far defluire meglio gli sciatori, evitando le code. Insomma, nonostante il Covid, saremo pronti per offrire la migliore accoglienza e sicurezza per chi vorrà passare l'inverno sulle piste del Trentino».

Più cauto invece Gianni Battaiola - presidente Asat - sul fronte alberghiero: «È impossibile fare una previsione sulla stagione invernale del Trentino, la situazione a cui andiamo incontro è dubbia. Ci sono troppe incognite, e ci sono già delle brutte notizie, ad esempio il nuovo dpcm varato dal governo introduce l'obbligo del tampone per chi arriva dal Belgio, che rappresenta il secondo paese di appartenenza tra i nostri clienti esteri. Attualmente siamo in attesa di avere tutti i protocolli, che discuteremo con la provincia di Trento, in ogni caso si dovrà dare più attenzione agli spazi interni, alla pulizia delle attrezzature e a come strutturare le misure di sicurezza per gli impianti di risalita e le scuole sci. Per quanto riguarda gli alberghi, invece, non abbiamo limiti sulla capienza delle camere, ma limiti nel rispetto del distanziamento negli spazi comuni. La situazione rimane dunque preoccupante».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Enzo Bassetti, vicepresidente dell'Unat (albergatori di Confcommercio), che sottolinea: «L'inverno sarà legato molto ai prossimi provvedimenti, comunque non sarà facile gestire il turismo invernale quest'anno. In estate è stato più facile gestire le norme di distanziamento, per tanti motivi, soprattutto perché si sta più all'esterno e più distanziati, mentre in inverno è maggiore il tempo passato all'interno delle strutture turistiche. Stanno uscendo in questi giorni i provvedimenti, per adesso sembra che per gli alberghi le misure sia rimaste le stesse: mascherina obbligatoria, distanziamento di almeno un metro e prova della febbre». Non rimane che aspettare nuove notizie da parte del governo, e soprattutto da parte della Provincia di Trento, che avrà il ruolo di definire tutte le regole per la stagione invernale. Sperando che le nevi del Trentino possano garantire una ripartenza per tutto il turismo.

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