Fondazione Dolomiti Unesco nasce il Laboratorio alpino

 

 

Una convenzione siglata stamani a Trento istituisce il Laboratorio alpino e delle Dolomiti bene Unesco.

A firmarla sono stati la Provincia autonoma di Trento, la Società alpinisti tridentini (Sat), la Fondazione Dolomiti, il Trento Film Festival, la Tsm (Trentino School of Management) e il Museo delle scienze di Trento, il Muse.

«Con Sat e Trento Film Festival - ha detto l’assessore alle infrastrutture e ambiente trentino, Mauro Gilmozzi - stavamo già collaborando, ora si fa in modo che la Sat diventi un laboratorio per approfondire i temi della formazione, della cultura di montagna e per progetti concreti che servano a diffondere la cultura della montagna.

Ciò avviene con l’aiuto di istituzioni e strumenti di cui l’Autonomia si è dotata nel tempo, attività scientifica del Muse in particolare e Tsm/step per l’importante lavoro divulgativo e didattico. Con questo protocollo la Sat e il Trento Film Festival diventano uno dei pilastri per svolgere quella funzione di gestore di rete che sta facendo oggi la Provincia autonoma di Trento (rete funzionale della conoscenza e della geologia) nell’interesse di tutti.

La presidente della Fondazione Dolomiti, Mariagrazia Santoro, ha auspicato che »questo tipo di convenzioni vengano pensate e proposte da istituzioni di altri territori, ratificate a beneficio di tutti«.

Annuncio fatto poi dal presidente del Trento Film Festival, Roberto Demartin: «All’inaugurazione del Festival della montagna della Corea, si tiene a partire da quest’anno e loro ci hanno scelto come punto di riferimento, ci andrà Reinold Messner: chiederemo a lui di farsi ambasciatore delle Dolomiti e ai nostri riferimenti coreani di allestire all’interno del Festival una sezione dedicata alle Dolomiti».


Esperienze e progetti realizzati, in corso di realizzazione, in forma di studio o proposte della Fondazione Dolomiti Unesco. Sono stati portati stamani a Trento in un incontro dal titolo "Progetti replicabili", aperto dall’assessore provinciale Trentino, Mauro Gilmozzi, che ha posto l’attenzione sull’importanza del ruolo della Fondazione.

«Sette anni fa - ha affermato - l’abbiamo costituita col preciso ruolo di mettere in rete i territori, i soggetti istituzionali e gli enti a vario titolo per fare sintesi. È il luogo in cui elaborare strategia e visione. Oggi siamo qui per condividere idee e progetti sempre più trasversali. Alla nuova presidente Santoro l’augurio di buon lavoro, noi saremmo tutti al suo fianco». Mariagrazia Santoro ha quindi ringraziato Gilmozzi per avere accettato il ruolo di vicepresidente.

«L’esperienza che lui ha - ha detto - è patrimonio indispensabile» La Fondazione era rappresentata, oltre che dalla presidente Santoro, anche dalla direttrice Marcella Morandini, che da quasi tre anni è alla guida della struttura nata per fare sintesi nella e della «regione dolomitica».

Gilmozzi, introducendo la presentazione del World Natural Heritage Management, giunto alla quarta edizione, e presentato oggi da Gabriella De Fino, Area Unesco di step, scuola per il governo del territorio e del paesaggio, ha sottolineato «l’importanza, il grande valore della formazione post universitaria dedicata ai Beni naturali. Sono due i posti in Italia dove ciò avviene, l’Università di Torino e qui, da noi, in collaborazione con loro».
Santoro ha annunciato poi che al Trento Film Festival è stata proposta proposto l’istituzione di un Premio speciale dedicato alle Dolomiti Unesco.

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