Dallapiccola: «Progetto orsi sotto controllo». L'assessore non esclude nuovi attacchi all'uomo

"La gestione dell'orso in Trentino è tutt'altro che fuori controllo". Ad affermarlo è l'assessore provinciale al turismo, agricoltura, caccia e pesca, Michele Dallapiccola in risposta all'interrogazione 'Life ursus: quale futuro?', depositata dal capogruppo della Lega nord Maurizio Fugatti l'8 giugno scorso. "Pur a fronte delle oggettive difficoltà degli ultimi 12 mesi - rassicura Dallapiccola nella risposta, diffusa dalla Lega Nord - esistono gli strumenti per risolvere le criticità emerse, sia sul piano normativo che su quello operativo". A iniziare dal riconoscimento delle due categorie dìorso pericolosò e di orso eccessivamente dannos.

"Concetti codificati nella normativa europea e nazionale, e integrati - sottolinea Dallapiccola - nel Piano d'azione per la conservazione e la gestione dell'orso nelle Alpi centro-orientali (Pacobace) grazie all'iniziativa assunta con forza dalla Provincia autonoma di Trento nel relativo Tavolo alpino".

Ad avvalorare la sua affermazione l'assessore elenca i dati relativi al 2014 che indicano una popolazione di orsi presente in Trentino e nelle regioni adiacenti compresa tra un minimo di 41 esemplari e un massimo stimato di 50. Attualmente non risultano- conferma - orsi radiocollarati ma è pianificata la radiocollarizzazione di una decina di plantigradi fino al 30 giugno 2018 come previsto dal Progetto Life DinAlp-Bear.

L'assessore evidenzia anche che dal 2013 a oggi sono state 1902 le segnalazioni sulla presenza di un orso pervenute al Servizio foreste e fauna della Provincia di Trento, mentre in otto anni sarebbero stati 12 i falsi attacchi denunciati. Non escludendo che in futuro si possano verificare altri episodi di "attacco" da parte di un orso, l'assessore afferma che "proprio rifacendosi a tali dati che si è espressa la necessità di riscrivere le regole che stanno alla base della gestione dell'orso in Trentino e sulle Alpi". 

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