Il ritorno degli Who con album e tour

Cinquantacinque anni dopo le loro prime registrazioni, gli Who tornano con un nuovo album, intitolato semplicemente Who . La band, una tra le maggiori del rock and roll di tutti i tempi e tra le più affermate con oltre 100 milioni di dischi venduti, ha avuto negli anni '60 e '70 un enorme successo, concretizzatasi nella realizzazione di un'opera rock a carattere teatrale, Tommy (1969) e nella più matura Quadrophenia, nel cui film associato si fece notare un giovanissimo Sting.

L'album di undici tracce è stato registrato principalmente a Londra e Los Angeles durante la primavera e l'estate di quest'anno. La copertina dell'album è stata creata dall'artista pop, Sir Peter Blake , che ha incontrato la band per la prima volta nel 1964 in una registrazione del leggendario show televisivo Ready Steady Go. Sir Peter aveva già disegnato e contribuito alla copertina dell'album Face Dances nel 1981. I testi delle canzoni trattano vari argomenti tra cui l'incendio alla Grenfell Tower, il furto musicale, la spiritualità, la reincarnazione, il potere della memoria. Roger Daltrey lo considera tra i loro album più potenti: «Penso che abbiamo fatto il nostro miglior album da quello che fu Quadrophenia, Pete è ancora un cantautore favoloso e ha ancora quello sguardo d'avanguardia».

«Quasi tutte le canzoni di questo album sono state scritte nel 2018, con due sole eccezioni - ha aggiunto Pete Townshend (foto) -. Non c'è nessun tema, nessun concetto, nessuna storia, solo canzoni che io e mio fratello Simon abbiamo scritto per dare a Roger Daltrey la giusta ispirazione per far rendere al meglio la sua voce. Roger ed io siamo entrambi vecchi ormai, quindi ho cercato di stare lontano dal romanticismo e dalla nostalgia. Non volevo mettere a disagio nessuno. I ricordi vanno bene, ma alcune canzoni si riferiscono alle cose di oggi». Gli Who inizieranno un tour nel Regno Unito con un'orchestra di quaranta elementi dalla primavera 2020.

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