Pergine / Commercio

Novità allo Shop Center, a fine giugno arriva il colosso JD Sports al posto di Conbipel

Nello spazio da 600 mq in cui operava la marca di abbigliamento, sbarcherà un nuovo negozio della nota compagnia britannica, una catena di sport orientata prevalentemente sulle scarpe. La soddisfazione di Marco Morelli, direttore del centro commerciale: «È un marchio famosissimo e molto ben strutturato, sono convinto che porterà qui da noi anche gente nuova»

CRISI Le difficoltà dei piccoli negozi in Trentino: molti chiudono
BESENELLO Centro commerciale mai aperto, va all'asta

di Giorgia Cardini

PERGINE. Conbipel se n'è andata, ma il negozio da 600 mq in cui operava, allo Shop Center di Pergine Valsugana, non resterà vuoto a lungo: le vetrine sono infatti già foderate dalla pubblicità che annuncia la prossima apertura di JD Sports, compagnia britannica con sede a Bury, Greater Manchester, dove è stata fondata nel 1981 dai britannici John Wardle e David Makin.

Il primo negozio fu aperto a Arndale nel 1983; adesso il gruppo ha 3.400 punti vendita e ha appena dato il via a un piano di espansione da 3 miliardi di sterline che lo porterà, in cinque anni, ad averne altri 1.750.

Insomma, a Pergine sbarca un colosso quotato in Borsa che in regione ha un solo altro negozio a Bolzano. La nuova apertura è annunciata nel sito di JD Sports per la fine di giugnno.

L'operazione che darà un valore aggiunto al centro commerciale della città (come spiega il suo direttore Marco Morelli) è nata dall'acquisizione di Conbipel da parte di Grow Capital Global Holdings Pte, operatore di private equity di Singapore fondato nel 2019 dai fratelli Ajay and Arvind Vij. Acquisizione che risale all'anno scorso, dopo che Conbipel, del gruppo americano Oaktree Capital Management, era finita in amministrazione straordinaria.

Il fondo di Singapore ha ceduto il ramo di azienda Conbipel in agosto alla società veicolo BTX Italian Retail and Brands Srl, che ha preso tutti i 167 negozi della catena.

Dopo averne chiusi una trentina, ha stretto un accordo commerciale con la JD Sports per cederle alcune posizioni Conbipel, tra cui quella esistente a Pergine.

Ecco quindi il cambio, che ha avuto il favore dello Shop Center: «JD è una catena di sport orientata quasi esclusivamente alle scarpe: il 70% degli spazi sarà destinato a queste e il 30% a capi di abbigliamento tecnico», spiega Marco Morelli.

Ma non ci sarà concorrenza diretta a scapito di Cisalfa, collocata un piano sopra? «No, assolutamente, è una cosa completamente differente e Cisalfa ha manifestato l'intenzione di ampliarsi agli spazi di un negozio vicino, ora chiuso», risponde il direttore del centro commerciale che ricorda: «Una decina di anni fa, ci era arrivata la richiesta di aprire un negozio della catena di ottica Avanzi. Avevamo già Salmoiraghi e Viganò allo stesso piano e ci pareva troppo. Ma da quella apertura Salmoiraghi ha aumentato il fatturato. Sono convinto che JD Sport porterà gente nuova nel centro commerciale, perché è un marchio famosissimo e molto ben strutturato, che ha prodotti fatti in esclusiva da Nike e altri».

Insomma, i vantaggi previsti con l'arrivo di JD sono parecchi: «L'anno scorso a settembre ha aperto Pandora, ora JD sport di fronte. Quando vai dalle catene a chiedere se gli interessa venire qui ad aprire, e non sanno nemmeno dov'è Pergine, la prima cosa che ti chiedono è quali marche abbiamo nel centro commerciale. Dalla risposta, decidono se vale o no la pena di fare un investimento qui. Insomma, un centro come il nostro guadagna credito dall'arrivo di società come queste».

Quanto a credito, nel 2022 sono state registrate 2.850.000 visite allo Shop Center: «Ma nei primi 4 mesi del 2023 siamo al +12% e la proiezione è chiudere a 3.100.000 che, per essere chiari, vuol dire tornare ai livelli pre Covid mentre in termini di fatturato già il 2022 è stato migliore del 2019».

L'anno scorso c'è però stata una batosta sulle bollette bella secca: «Abbiamo praticamente più che raddoppiato la spesa del 2021. Il gas fino a metà 2021 lo pagavamo 18 cent/mc, siamo arrivati a pagarlo 3 euro/mc; la corrente elettrica la pagavamo sui 60 euro/mWh, circa 6 cent/kwh: ad agosto 2022 è passata da 6 cent a 45 cent. Per fortuna, grazie agli investimenti fatti nel 2018 (700mila euro) per un impianto di cogenerazione a gas e pompe di calore alla fine abbiamo avuto un aumento di costi sul budget generale solo del 15%».

Ma si può fare di più, per dare al centro una spiccata impronta di sostenibilità: «A breve inizieremo la posa sul tetto di un impianto fotovoltaico da 380 kW che ci renderà autosufficienti, a parte un po' di gas per la notte e il pieno inverno. Un nuovo investimento da 450.000 euro, in parte sostenuto dai fondi europei».

comments powered by Disqus