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Assicurazioni auto, aumenti dell'8,2 per cento in Trentino: sale il costo medio dei sinistri

La città più cara non è più Napoli, superata da Prato dove il costo medio è di 558 euro l'anno, a causa di un incremento annuo dell'8,70 per cento, contro un +4,6 per il capoluogo campano. La città dove gli automobilisti pagano meno per garantirsi la copertura è Enna con 277 euro, poco più della metà

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di Daniele Battistel

TRENTO. Balzo in avanti dell'8,2 per cento del costo delle assicurazioni auto in Trentino dallo scorso ottobre. Lo certifica il rapporto di Ivass (Istituto vigilanza sulle assicurazioni). Per i contratti, sottoscritti da inizio anno al mese di ottobre 2023, l'indagine sui prezzi effettivi per la garanzia Rc Auto (responsabilità civile auto) evidenzia che il premio medio nazionale pagato dai proprietari di mezzi di trasporto è di 388 euro, in aumento del 7,9 per cento su base annua in termini nominali. In termini reali, cioè al netto dell'inflazione, l'aumento è del 6,2 per cento.

La città più cara non è più Napoli, superata da Prato dove il costo medio è di 558 euro l'anno, a causa di un incremento annuo dell'8,70 per cento, contro un +4,6 per il capoluogo campano. La città dove gli automobilisti pagano meno per garantirsi la copertura è Enna con 277 euro, poco più della metà.

Trento, pur con un aumento del 8,20 per cento dei premi rispetto all'anno precedente, risulta essere tra le città meno care. Il costo medio di una polizza è infatti di 328 euro. A Bolzano, dove l'aumento è stato del 6,8 per cento, il prezzo è di 368 euro.

Dalle elaborazioni di Ivass risulta che il premio medio effettivo è più elevato al Centro (424 euro) e al Sud (413 euro). A livello di variabili legate alla polizza sono ampiamente diffuse le clausole di guida esperta (63,6%) e risarcimento in forma specifica (27,2%), cioè l'obbligo per il proprietario di far riparare l'auto nelle carrozzerie partner della compagnia di assicurazione.

Ma come si giustificano questi incrementi di prezzi nell'ultimo anno? «Essenzialmente sono dovuti all'incremento del costo medio dei sinistri» spiega Matteo Uez, amministratore dell'Agenzia Atlante-UnipolSai Assicurazioni di Trento.

«In una fase di corsa dell'inflazione anche i pezzi di ricambio per le automobili hanno avuto un notevole incremento dei listini, legati anche ai problemi della catena della logistica che ha subito pesanti ripercussioni dalla guerra in Ucraina. Bisogna capire, poi, che ogni polizza viene sempre più personalizzata sulle caratteristiche del cliente ed è possibile che a Trento, dove l'inflazione ha pestato più che altrove, ci sia stato un rialzo leggermente maggiore rispetto alla media nazionale».

«Va poi aggiunto che rispetto al biennio 2021/22, con l'uscita dalla pandemia, è aumentata la frequenza di sinistri, che con l'aumento del traffico sono ritornati ai livelli pre Covid» aggiunge Uez, che individua poi una terza giustificazione all'aumento dei premi.

«È un aspetto legato alla valutazione delle lesioni fisiche a seguito dei sinistri automobilistici. Nell'estate 2022 è stato fatto un aggiornamento normativo che ha incrementato gli importi del risarcimento per danno biologico di lieve entità con un incremento medio del 7 per cento, a cui è seguito da parte del tribunale di Milano un aggiornamento sulle tabelle per i danni parentali».

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