Economia / Allarme

Oltre 63% delle famiglie italiane fatica ad arrivare a fine mese, all'estero va meglio

La fotografia sociale di Eurostat: situazione peggiore rispetto agli altri grandi Paesi della Ue, la media europea è al 45,5%

ITALIA Indagine: aumenta il divario tra ricchi e poveri

BRUXELLES. L'Italia è l'unico fra i grandi Paesi europei (Francia, Germania e Spagna) in cui la quota di famiglie che riporta almeno qualche difficoltà a far quadrare i conti nel 2022 è sopra il 63%.

Lo afferma Eurostat. La divisione per Paesi mostra infatti come la percentuale di famiglie che dichiara almeno qualche difficoltà a far quadrare i conti nel 2022 varia da meno di un quarto in Svezia, Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Lussemburgo all'80,3% in Bulgaria e all'89,6% in Grecia.

L'Italia rientra in questa categoria - ovvero almeno il 63% del totale - superando Francia, Polonia, Spagna e Portogallo. La media europea è di 45,5%.

E secondo l'ottavo rapporto "L'Italia e gli obiettivi dello sviluppo sostenibile", realizzato dall'Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), il Paese resta carente rispetto ai principali obiettivi dello sviluppo sostenibile: basti pensare che per quello che riguarda ad esempio la dimensione sociale tra il 2015 al 2021 la quota di famiglie in condizione di povertà assoluta è salita dal 6,1% al 7,5% e riguarda quasi 2 milioni di famiglie, dove vivono 1,4 milioni di minori. Per la dimensione ambientale dello sviluppo sostenibile, invece, l'Italia registra il 42% di perdite dai sistemi idrici, mentre le energie rinnovabili rappresentano solo il 19,2% del totale.

Secondo lo studio, da noi continua anche ad allargarsi la disuguaglianza tra ricchi e poveri, la spesa pubblica per sanità e istruzione è nettamente inferiore alla media europea, mentre l'abbandono scolastico è pari all'11,5% e la disoccupazione giovanile è al 23,7%. Inoltre, 1,7 milioni di giovani non studiano e non lavorano.

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