Economia / La crisi

Costi dell’energia triplicati, oltre il 13% delle imprese non riesce a proseguire con l’attività

L’allarme di Claudio Corrarati, presidente locale della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa: “Servono interventi immediati”

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TRENTO. Impatto della stangata dei costi dell’energia devastante sui conti di molte aziende. Colpite in particolar modo tinto-lavanderie e carrozzerie. Il presidente di Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa) Corrarati: “Occorre agire subito. Tra le proposte il mantenimento e il rafforzamento dei crediti di imposta sui maggiori costi di elettricità e gas, la rateizzazione spinta accessibile su richiesta delle PMI”.

Nei primi 7-8 mesi del 2022 i costi energetici sostenuti dalle imprese sono in molti casi triplicati rispetto allo stesso intervallo temporale del 2021. L’allarme, rosso, emerge dall’indagine condotta da CNA sulle aziende associate. Gli aumenti stanno pesando in particolar modo su alcune attività di servizio, come ad esempio le tinto-lavanderie, dove l’anno scorso la spesa energetica era pari al 20% circa di costi di produzione e a fine di questo 2022 metteranno a bilancio costi energetici con un’incidenza superiore al 40% dei costi aziendali complessivi.

Nelle attività manifatturiere e di servizio l’incidenza dei costi energetici oscilla oggi tra il 5 e il 15%, il doppio rispetto a 12 mesi fa. In questa fascia di incidenza, tra le aziende più colpite ci sono le carrozzerie e le gastronomie. L’impatto è devastante. Con la sostanziale duplicazione dell’impatto energetico sui costi aziendali, si può stimare che il 13,6% delle imprese non è più nelle condizioni di proseguire l’attività e che il 21,2% è costretto a ridurre l’attività e, di conseguenza, l’occupazione.

CNA chiede interventi immediati in grado di calmierare, rassicurare e offrire una prospettiva ai piccoli artigiani e piccoli imprenditori per scongiurare un impatto socio-economico complessivo devastante.

Servono misure immediate di calmierazione del caro energia – commenta il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati – Tra queste il mantenimento e il rafforzamento dei crediti di imposta sui maggiori costi di elettricità e gas incluse quelle che non ricadono nella definizione di impresa energivora/gasivora - prevedendo percentuali rafforzate per quelle imprese che hanno un’incidenza elevata dei costi energetici sul totale dei costi aziendali e una rateizzazione “spinta” accessibile su richiesta da parte delle PMI”.

“Alle misure immediate devono però far seguito misure di riforma a carattere strutturale: dalla riforma della bolletta a quella del mercato elettrico e del gas, finalizzata a favorire meccanismi più efficienti di formazione del prezzo e a garantire maggiore liquidità e concorrenzialità dei mercati”.

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