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Fondi sociali europei, al Trentino 160 milioni di euro: sosterranno occupazione e istruzione

Queste maggiori disponibilità economiche daranno anche la possibilità di finanziare un maggior numero di interventi volti a favorire l'inserimento sociale e lavorativo dei soggetti fragili quali giovani e donne

TRENTO. Ammontano a 159.637.445 euro (con un incremento del 27% rispetto al periodo 2014-2020) le risorse messe a disposizione della Provincia autonoma di Trento per programma Fse Plus 2021-2027. Lo ha ufficializzato la Commissione europea. L'incremento delle risorse è dovuto alla concomitanza di due fattori, ovvero l'aumento delle risorse stanziate all'Italia per il Fondo sociale europeo da parte dell'Unione europea e ad un riequilibrio a livello italiano, rispetto alla programmazione 2014- 2020, tra Regioni e Province autonome fortemente sollecitato - sottolinea una nota di piazza Dante - anche dalla Provincia autonoma di Trento.

Queste maggiori disponibilità economiche daranno la possibilità di sostenere un maggior numero di interventi volti a sostenere l'inserimento sociale e lavorativo dei soggetti fragili quali giovani e donne.

Le risorse del settennato (40% dell'Unione europea, 42% dello Stato italiano e il restante 18% della Provincia) serviranno - afferma la Provincia - a sostenere gli interventi individuati nelle seguenti priorità: occupazione, istruzione e formazione e inclusione sociale, nell'ottica di migliorare l'accesso all'occupazione, specialmente delle persone più deboli, tra cui i giovani in cerca di occupazione.

E ancora, a favorire la conciliazione famiglia-lavoro, innalzare la qualità dei percorsi scolastici e formativi, promuovere il miglioramento delle competenze dei lavoratori e della popolazione trentina in generale, sostenere l'inserimento sociale e lavorativo dei soggetti fragili, favorire lo sviluppo di servizi di cura e assistenza più diffusi sul territorio e rafforzare le capacità del personale del comparto sociale e sanitario.

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