Carovita / La polemica

Provincia, bonus energia: dopo il flop della misura saranno rivisti i criteri

Il presidente Fugatti annuncia le novità, dopo le richieste dei sindacati e la discussione sugli aiuti anche a chi non ha figli: «La giunta mantiene i 25 milioni di euro per il bonus energia per le famiglie, di cui fino ad ora sono stati utilizzati 8 milioni, ed è disponibile a prorogare il termine per le domande e a modificare i criteri di assegnazione per spenderli tutti»

CRITICHE Sindacati: "Bonus bollette, escluse circa 10 mila famiglie"

di Luisa Maria Patruno

TRENTO. «La giunta mantiene i 25 milioni di euro per il bonus energia per le famiglie, di cui fino ad ora sono stati utilizzati 8 milioni, ed è disponibile a prorogare il termine (la scadenza è il 30 giugno, ndr.) per le domande e a modificare i criteri di assegnazione per spenderli tutti. Ragioneremo in maniera laica anche sulle famiglie con figli, ma intendiamo pensare anche a chi non ha figli e agli anziani».

Lo ha annunciato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, lunedì, durante la conferenza stampa di presentazione dei principali contenuti della manovra di assestamento del bilancio della Provincia, che sarà approvato giovedì dalla giunta e che ieri è stato illustrato a sindacati e categorie economiche.

Fugatti dunque viene incontro alle sollecitazioni arrivate dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, e anche dalle opposizioni, che hanno evidenziato come la misura di aiuto per le famiglie a pagare le bollette, decisa a marzo e adottata da maggio, è stato un flop. Non ha raggiunto il bersaglio di 70.000 famiglie, ma è rimasta ben lontana dall'obiettivo fermandosi a circa 15.000.

Rispetto però alla richiesta sindacale di fare come Bolzano che ha stanziato 22 milioni per aiutare solo le famiglie in difficoltà con figli, l'assessore alle attività economiche, Achille Spinelli, ha precisato che: «Il bonus come pensato in Alto Adige avvantaggia solo chi ha figli ed esclude gli altri, che stanno anche loro soffrendo. Noi ci impegniamo a meditare gli strumenti più corretti per aiutare chi ne ha veramente bisogno. Cercare di essere più equi rende più burocratici e la burocrazia è una delle cause del minor afflusso di domande».

Il governatore ha voluto puntualizzare che «la Provincia non spende meno dell'Alto Adige per le misure a favore delle famiglie».

Entrando poi del merito delle risorse a disposizione con questo assestamento di bilancio 2022-2024, il presidente Fugatti ha indicato una cifra totale di 577 milioni di euro. Queste risorse comprendono 49 milioni una tantum trasferiti dallo Stato come gettito arretrato sui giochi nel periodo 2004-2007; poi 170 milioni di ristoro per il mancato gettito causa Covid del 2020 che lo Stato riconosce sul bilancio 2022; poi 30 milioni che si accolla la Regione al posto della Provincia per il concorso di finanza pubblica; poi 300 milioni di avanzo di amministrazione del bilancio 2021 e infine altri 30 milioni circa da altre entrate.

«Oltre alle entrate straordinarie - ha detto il presidente Fugatti - in questa manovra abbiamo spese straordinarie. Infatti 95 milioni sono destinati per fare fronte all'aumento del costo dell'energia e all'aumento dei prezzi per gli appalti a favore della Provincia e degli enti collegati, dell'Azienda sanitaria e le Rsa e i comuni». Fugatti ha ricordato che la Provincia ha già adeguati i prezzari due volte in sei mesi e questi 95 milioni serviranno per pagare gli aumenti per le gare nei prossimi sei mesi «auspicando che non ci sia la necessità di prevedere nuovi aumenti , perché già si tratta di un aumento del 15-20%».

Si prevedono 30 milioni a favore di Trentino Sviluppo per la bonifica dell'area ex Alimetal di Mori da destinare a nuovi insediamenti industriali, nonché per la realizzazione sempre a Rovereto di un Polo delle scienze della vita e un'area per sviluppare iniziative sull'idrogeno. Ci sono poi 46 milioni per il settore turistico per impianti funiviari e per il rinnovo del bando a favore del rinnovo delle strutture alberghiere; 10 milioni andranno invece a l'agricoltura.Per le opere pubbliche si prevedono 35 milioni sulle strutture per le Olimpiadi; 35 milioni per il bypass di Sant'Ilario a Rovereto e 30 milioni per la variante di Molina di Ledro.

Ci sono poi 55 milioni per la sanità di cui 35 milioni per il caro energia, mentre per la finanza locale (comuni) sono destinati 90 milioni di euro. A scuola e cultura arriveranno 14 milioni, anche qui mangiati in buona parte dal caro energia e infine ci sono 12 milioni per interventi su impianti sportivi.

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