Economia / Il tema

Trentino, la stagione turistica estiva è alle porte ma non si trovano lavoratori nel settore

A vuoto la ricerca di addetti al bar, camerieri di sala, cuochi e altre figure professionali: «Offriamo un contratto base, regolare, ma nessuno si fa avanti. Mai vista una cosa così»

ALLARME L'inflazione galoppa, Trento al vertice in Italia: si sfiora il 6%.

TRENTO. Ventuno assunzioni contrattualizzate, in momenti di magra, sarebbero una gran bella cosa.

Peccato però che McDonald's stia cercando nuovi dipendenti nel settore della ristorazione proprio quando c'è una grave crisi di manodopera.

Mai come adesso, con la stagione turistica alle porte, il grido d'allarme è universale: non si trovano addetti al bar, camerieri di sala, cuochi, aiuto, e chi più ne ha più ne metta.

Torniamo alla notizia: nel piano di crescita del colosso del fast food, che prevede l'assunzione di 5mila persone in tutta Italia, in Trentino si cercano 21 figure (14 a Trento e 7 a Rovereto) da inserire in organico. Chi fosse interessato può inviare la propria candidatura sul sito (McDonald's.it) dove va compilato un questionario sugli orari e le mansioni preferiti. McDonald's offre «contratti stabili e crescita professionale rapida in un contesto dalla forte identità di gruppo, giovane, inclusivo e meritocratico», spiega l'annuncio.

La situazione contingente ha un'altra narrazione: complici due anni di lockdown, il settore turistico in generale e della ristorazione in particolare, lamenta una grave carenza di lavoratori.

«Le ho provate tutte - ammette Emilio Pedron, titolare del bicigrill di Faedo, a San Michele all'Adige - con annunci, sui social, con il passaparola, ma quest'anno non riusciamo proprio a trovare quelle 4 o 5 persone tra baristi, camerieri, responsabili di sala, di cui abbiamo bisogno per la stagione estiva, che tra l'altro quest'anno è in anticipo di circa un mese. Offriamo un contratto base, regolare, ma nessuno si fa avanti. Mai vista una cosa così».

«La situazione è critica - spiega Marco Fontanari, presidente dell'Associazione ristoratori del Trentino e vicepresidente di Confcommercio (nella foto sopra a destra) - l'allontanamento dal nostro settore è stato pesante. In questi due anni, l'emergenza sanitaria, con i continui cambiamenti nella gestione delle aperture, ha precarizzato l'ambito occupazionale: la grande sfida ora è risolvere la questione. Dobbiamo ricordare che il turismo è uno degli asset strategici del territorio». Riprende Fontanari: «Molti che lavoravano nella ristorazione e nel turismo, a causa dell'instabilità, hanno cercato alternative. Inoltre, l'emergenza Coronavirus ha fatto ripensare alle priorità e rivalutare le esigenze di un impegno che, in stagione, richiede presenza anche la sera e nei fine settimana. In tanti sono migrati alle strutture pubbliche, lasciando i ristoranti per le mense scolastiche. Il fatto poi che, anche in mancanza di occupazione, viene garantito comunque un reddito, è un aiuto sociale ma non aiuta a convincere le persone a lavorare nel settore».

Aggiunge il presidente dei ristoratori: «In previsione della stagione estiva, che per esempio sul Garda sta arrivando a breve, bisogna iniziare ad opzionare l'organico proprio adesso, ma per fare questo si deve trovare il modo di rendere appetibile il settore. La parte economica è importante, ma non è solo quella che conta: a convincere i giovani e chi è bravo a lavorare nel turismo e nella ristorazione, servono percorsi professionali che possano portare da un'occupazione all'imprenditoria, così da coniugare la passione con la soddisfazione personale. Quando poi si parla di remunerazione, va ricordato che il datore di lavoro deve far fronte al salario lordo: ecco che un intervento importante sul cuneo fiscale, soprattutto nei riguardi dei giovani, potrebbe risultare determinante. Così come la decontribuzione legata a momenti particolari. Questi sono fattori incentivanti che vanno tenuti presente per costruire e riprogrammare tutto in maniera diversa».

Nel frattempo, ci si affida agli stranieri: è stato sbloccato il decreto flussi e, a detta degli imprenditori, sono una forza importante, che ha voglia di mettersi in gioco e che comunque va formata e messa in contatto con le richieste delle imprese del turismo.

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