Energia / L'emergenza

Caro bollette, il governo riduce i costi fissi e vara interventi per frenare i prezzi: ecco le novità

Deciso, fra l'altro, l'azzeramento degli oneri di sistema sull'elettricità sia per le famiglie che per le piccole e media imprese: si tratta di una voce molto pesante nelle fatture. Approvate anche nuove misure anche sulle cessioni dei crediti per i bonus edilizi, mentre sul frotne gas aumenterà la produzione nazionale. Fugatti: "Ottima notizia per un territorio che vive di turismo e imprese"

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ROMA

ROMA. Via libera in consiglio dei ministri al nuovo decreto contro il caro-bollette e al decreto sulle cessioni dei crediti legati ai bonus edilizi, compreso il superbonus.

Sono previsti interventi immediati per ridurre i costi fissi in bolletta, per assorbire almeno in parte i rincari.

Sul fronte gas, aumenterà la produzione nazionale così come lo stoccaggio di riserve.

"In campo quasi 8 miliardi di euro, senza scostamenti", spiega alle 18.30 il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

Valgono circa 5,8 miliardi per il secondo trimestre gli interventi sulle bollette. 

Questi comprendono azzeramento degli oneri di sistema sull'elettricità sia per le famiglie che per le piccole e medie imprese e le imprese più grandi per 3 miliardi, riduzione dell'Iva sul gas al 5% per circa 590 milioni, riduzione degli oneri sul gas per 480 milioni, rafforzamento del bonus sociale per 500 milioni, credito di imposta per le imprese energivore per 700 milioni e per le imprese gasivore per circa 500 milioni. 

Gli oneri di sitema nell'elettricità proporzionalmente pesano molto sopratuttto sulle bollette dei nuclei familiari non numerosi (che hanno consumi limtiati ma costi fissi elevati) ma in generale possono rappresentare mediamente circa un terzo delle somme da pagare.

Nel provvedimento oltre al capitolo energia anche l'automotive e la cessione del credito per bonus edilizi e Superbonus.

"Abbiamo avuto - aggiunge - una performance molto positiva nel 2021, ora vediamo un rallentamento dell'attività in Italia e altri Paesi connesso all'evoluzione dei prezzi dell'energia.

Sul mercato del lavoro ci sono buone notizie: il numero degli occupati è cresciuto in Italia fra gennaio e dicembre di oltre 650 mila unità e il tasso di occupazione è aumentato di 2,2 punti percentuali ritornando al livello di prima della pandemia ma ovviamente ci sono delle criticità a cui ci siamo abituati e a cui non dobbiamo abituarci.

La maggior parte dei nuovi dipendenti nell'ultimo anno ha firmato un contratto a tempo determinato e solo un quarto ha firmato un contatto permanente".

"L'obiettivo - aggiunge il ministro dell'economia, Daniele Franco - è rilanciare una crescita equa e sostenibile e affrontare il mercato del lavoro, combattendo la precarietà.

L'intervento diretto supera i 5,5 miliardi, ma si associano interventi volti a sostenere regioni e comuni.

Abbiamo approvato un provvedimento per contenere il costo dell' energia e per sostenere il settore automobilistico: mettiamo in campo quasi 8 mld euro di cui 6 per l'energia e lo facciamo senza ricorrere a scostamenti bilancio".

"Per un territorio come il Trentino che vive di turismo e imprese i fondi messi a disposizione dal governo sono un'ottima notizia", commenta il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.

"Sicuramente non basta sarà necessario intervenire ancora per contrastare gli aumenti, ma il segnale arrivato è importante.

La Lega è stata la prima a sollevare l'emergenza del caro bollette.

Avevamo chiesto che in questo periodo complicato venissero messi al primo posto le famiglie, le imprese, i commercianti e gli artigiani e così è stato", conclude Fugatti.

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