Lavoro / Il confronto

Pubblico impiego, la Provincia annuncia i finanziamenti per il rinnovo dei contratti. I sindacati: Fugatti ci riceva, se vuole lo stop dello sciopero

Emendamento della giunta alla legge finanziaria: autorizzati 63 milioni di euro il  2022 e altrettanti previsti per i due anni successivi. I rappresentanti dei lavoratori chiedono una convocazione a breve, altrimenti non sarà sospesa l'azione prevista il 16 dicembre: "Malgrado l'importanza del tema, il presidente non ci ha mai ricevuti e veniamo a sapere delle novità solo dai media..."

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PRECEDENTE 26 ottobre, il giorno della mobilitazione dei dipendenti pubblici trentini

TRENTO. La giunta provinciale di Trento ha deciso di proporre che gli oneri per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro provinciali siano riferiti al triennio contrattuale 2019-21.

Ma i sindacati replicano che, in mancanza di atti formali, per ora non viene sospeso lo sciopero programmato per il 16 dicembre.

Va avanti ormai da anni il braccio di ferro sul rinnovo contrattuale e su altri aspetti del trattamento riservato ai lavoratori nei vari settori, a cominciare da scuola e sanità.

La giunta - riporta una nota - ha previsto la novità in un emendamento alla legge finanziaria depositato oggi dalla giunta su proposta del presidente Maurizio Fugatti.

L'importo autorizzato viene stabilito in 63,3 milioni di euro per l'anno 2022, mentre sono stati confermati ulteriori 63,3 milioni di euro per il 2023 e altrettanti 63,3 milioni per il 2024.

"L'emendamento in finanziaria dimostra quanto abbiamo sempre detto sul contratto pubblico, ovvero che ci saremmo impegnati a stanziare le risorse necessarie qualora si fossero rese disponibili, come è effettivamente successo", ha detto Fugatti.

Il provvedimento riguarda tutto il personale del pubblico impiego, dipendenti provinciali e degli enti strumentali, personale insegnante delle scuole a carattere statale, dell'infanzia provinciale ed equiparate e dei centri di formazione professionale.

Per tutto il personale è aggiunta anche la corresponsione dell'indennità di vacanza contrattuale per il triennio 2022-24 nella misura percentuale definita dalla normativa statale. Per quanto riguarda il riconoscimento anche degli arretrati del triennio 2019-21, la giunta provinciale prevede una rivalutazione nell'assestamento di bilancio 2022, constatata l'impossibilità di farvi fronte in sede di bilancio preventivo.

La replica dei sindacati: "Apprendiamo della comunicazione del presidente Fugatti, relativa delle risorse per il contratto sul triennio 2019-21. Riteniamo importante questo segnale che, con tutta evidenza, è frutto della mobilitazione di queste settimane che ha coinvolto tutti i comparti pubblici. Non è tuttavia possibile fermare lo sciopero programmato per il 16 dicembre se non ci sarà, prima di quella data, una convocazione formale in cui si spiegano ai rappresentanti dei lavoratori pubblici trentini i termini precisi degli stanziamenti previsti, le coperture e le prospettive per tutti i periodi indicati".

Lo scrivono, in una nota, i segretari provinciali di Fp Cgil, Flc Cgil, Cisl Fp, Cisl scuola, Uil Fpl sanità, Fenalt, Nursing up, Satos del Trentino.

"Pertanto chiediamo una immediata convocazione delle categorie del pubblico impiego e della scuola per avere informazioni di prima mano e non dover continuare a leggere, sui media e sui giornali, gli elementi via via emergenti di una vertenza così importante ma per la quale, finora, il presidente Fugatti non ha mai trovato il tempo di ricevere i sindacati", concludono Luigi Diaspro, Cinzia Mazzacca, Giuseppe Pallanch, Stefania Galli, Giuseppe Varagone, Maurizio Valentinotti, Cesare Hoffer e Ennio Montefusco.

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