Economia / Il Festival

Il ministro Garavaglia a Trento: "Ci sarà un superbonus anche per riqualificare gli alberghi"

Il titolare del dicastero del turismo rilancia anche sulla necessità di semplificare le regole per chi arriva in Italia: "Ho chiesto al ministro Speranza di fare come altri Paesi che riconoscono il certificato di avvenuta vaccinazione"
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TRENTO. "Una seconda cosa cui tengo particolarmente è la questione dell'efficientamento 110% delle strutture alberghiere: abbiamo messo questo miliardo e 800 milioni" nel Recovery Plan e "indipendentemente dalle scelte di bilancio nazionale lo facciamo, perché abbiamo la necessità di migliorare le strutture ricettive, non solo gli alberghi, anche b&b e agriturismo".

Così il ministro del turismo Massimo Garavaglia nel suo intervento al Festival dell'economia di Trento ha annunciato l'intenzione di recuperare il superbonus per gli alberghi, rimasti esclusi nell'ultima versione del Recovery, perché il governo reputa troppo oneroso queso finanziamento.

Garavaglia questa mattina ha rilanciato anche sulla necessità di semplificare l'ingresso in italia di turisti stranieri, specie europei, per i quali sono ancora in vigore le norme del'linverno scorso, con l'obbligo di tampone anche per i vaccinati.

Sul green pass europeo, ha detto, "è un continuo approfondimento, si discute di affinamenti, ma penso che ormai ci siamo, è questione di settimane, finalmente avremo regole comuni e semplicità, il problema per gli operatori e i turisti stessi è sapere come muoversi. La Francia dice "da noi se sono vaccinati vengono tutti", ieri ho chiamato Speranza e gli ho detto che dobbiamo farlo anche noi. La Grecia fa arrivare col tampone che dura 72 ore e noi 48, dobbiamo fare anche noi 72 ore, altrimenti siamo in difficoltà".

In Germania, peraltro, si entra già senza altre formalità, esibendo un certificato vaccinale e da domenica per chi arriva via terra da aree non classificate a rischio (come l'Italia) non è previsto nulla (negli aeroporti, invece, resterà l'obbligo di esibire i documenti sull'immunizzazione oppure un test negativo).

Per quanto riguarda le vaccinazioni ai villeggianti, Garavaglia dice di sì.

"Sono favorevole con buon senso alla seconda dose vaccinale per turisti stranieri che vengono in Italia o per italiani che si muovono per un periodo particolarmente lungo.

Le Regioni, chi più chi meno, hanno raggiunto una copertura importante e quest'estate potremo avere dei margini per trattare queste eccezioni. Certo se diventa una regola diventa un caos".

Per tornare alle attività del turismo, il ministro a proposito degli incentivi ha precisato: "Abbiamo fatto operazioni ponte. Visto che siamo in Trentino, faccio l'esempio della chiusura del settore della montagna, quindi abbiamo creato un Fondo da 700 milioni, poi passati a 800.

Un altro esempio è che noi abbiamo sostenuto gli alberghi, ma il concetto è che, al di là degli incentivi, le due misure importanti sono quelle finanziarie per la riqualificare le strutture, si parla di 1,8 miliardi di euro che poi diventano 3 con l'effetto leva e la decontribuzione per la cassa integrazione. Si deve quindi uscire dall'intervento dello Stato e aiutare le aziende a fatturare.

Perché il vero obiettivo è tornare a far fatturare le imprese il prima possibile. 

Nel Pnrr - ha proseguito- la componente legata alla finanza arriva a 5 miliardi di euro. L'intervento dello Stato deve esserci quando necessario, ma poi si deve ritirare subito perché il Pil lo fanno i cittadini", ha aggiunto Garavaglia.

"Una delle riforme da fare - ha poi sottolineato - è quella della regolamentazione delle guide turistiche, settore in cui c'è un gran caos e frammentazione tra le autonomie regionali, ci sono due ddl al Senato, già andati in audizione ed è già iniziato un percorso di affinamento della questione e penso che in tempi rapidi si riesca e sistemare questa faccenda, che è una delle riforme da fare nel Pnrr".

Per Garavaglia, "dobbiamo poi migliorare la mobilità tra i borghi. Ad esempio ci sono tantissimi amanti dei piccoli aerei che però non possono sviluppare il settore per le normative che non consentono di mettere una pompa di benzina a chi possiede un aereo club, quindi il turista va in altri Stati che, tra virgolette, ci rubano i clienti.

Non sono regolamentati gli idrovolanti, che sarebbero uno strumento più semplice per spostarsi tra le isole. Come dobbiamo intervenire sullo sviluppo della nautica da diporto, distrutta dalla scelta assurda di tassare. Quindi gli yatch sono scappati nei Paesi vicini.

Tornare ad una regolamentazione anche dal punto di vista fiscale che ci metta in piena competizione con Spagna, Francia e Croazia è fondamentale", ha aggiunto Garavaglia.

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