Credito/ L’operazione

Cassa Centrale rinuncia all’affare “Carige”: oggi l’annuncio ufficiale

La holding delle Rurali si tira indietro, sfuma l’acquisizione dell’80% della banca, apprensione a Genova, ma ora si guarda a «nuove soluzioni di business combination»

TRENTO. Cassa Centrale Banca (la holding delle Casse Rurali) ha formalizzato al consiglio del Fondo interbancario di tutela dei depositi e al consiglio di gestione dello Schema Volontario l'intenzione di non procedere all'acquisto della quota dell'80% detenuta in Banca Carige.

La decisione è stata motivata dal consiglio di Ccb con la "aleatorietà della pandemia sul mercato, la sua imprevedibile evoluzione e i rischi connessi a questo eccezionale scenario". Lo comunica una nota. Il Fitd e lo Schema Volontario ribadiscono il proprio impegno nel sostegno dell'istituto ligure e nella ricerca di una business combination "in grado di valorizzare le potenzialità della banca". 

Spiega nel dettaglio la nota del Fitd che consiglio del fondo e dello Sv, riunitisi in data odierna, "hanno preso atto" di quanto comunicato da Cassa Centrale Banca, "con largo anticipo sui termini previsti, in ordine alla decisione del proprio consiglio di non procedere all'esercizio dell'opzione di acquisto della partecipazione".

"Alla luce di questa decisione, il Fondo e lo Schema Volontario - aggiunge - hanno confermato il proprio pieno e convinto impegno nel sostegno di Banca Carige e nella ricerca di una business combination con altri potenziali partners in grado di valorizzare le potenzialità della banca, l'importante lavoro svolto dai suoi organi e da tutta la struttura ed i significativi risultati conseguiti nelle pur avverse condizioni derivanti dalla crisi pandemica in atto". 

La Liguria è preoccupata ma va avanti.  Carige "ha fatto un lavoro di risanamento serio. Vediamo che succede sul fronte delle trattative, con un altro soggetto. Intanto il capitale è in mano al Fondo Interbancario. Ma io da Carige mi aspetto di più", che "dia un segnale più forte di presenza sul territorio. Bene la gestione corrente, la riduzione forte dei crediti deteriorati, le erogazioni, ma mi piacerebbe vedere la banca al fianco del territorio nelle operazioni di rigenerazione urbana e di riqualificazione". Lo dice il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in una intervista al dorso di Genova di Repubblica.

Per Toti è comunque "interessante" l'idea riproposta dal segretario generale della Fabi Lando Sileoni di un polo fra Carige, Mps e Bari. "Sarebbe necessario che al di sopra delle tre banche ci fosse una holding pubblica, un cappello unico sotto il quale si muoverebbero con la loro autonomia gli istituti", nota però. "Credo che questo sia il governo più esperto di tutti i tempi in materia bancaria. Il presidente Draghi, il ministro Franco e altri sono estremamente competenti e sono sicuro che seguiranno la vicenda per trovare la soluzione migliore", risponde poi Toti circa la necessità che Regione e Comune si attivino con il governo per affrontare il futuro di Carige. "La politica meno si occupa di banche e meglio è", premette comunque, e aggiunge: "Carige è una banca del territorio insostituibile, un pilastro fondamentale nel sostegno delle piccole e piccolissime imprese. E allora bisogna dire con forza che se il rilancio del Paese passa attraverso il Recovery Plan, facciamo in modo che nel frattempo non crolli quello che abbiamo già". Se Ccb si sfila "si vada a individuare una soluzione differente, senza perdere troppo tempo", esorta quindi. 

Cosa succede adesso? Dopo la rinuncia di Cassa Centrale Banca a esercitare l'opzione di acquisto sulle quote del Fitd e dello Svi Banca Carige afferma in una nota che "prosegue regolarmente la propria azione di riassetto e di rilancio, potendo contare pienamente sull'impegno di sostegno espresso dal Fitd e dallo Schema Volontario nell'azione gestionale in atto di ricerca di una business combination con altri potenziali partners. L'amministratore delegato Francesco Guido, nell'apprendere l'esito delle trattative per parte sua conferma di andare avanti con determinazione sulla strada intrapresa, sottolineando che "L'elevata qualità dell'attivo di bilancio e l'adeguatezza dei mezzi patrimoniali rispetto alle attuali previsioni regolamentari continueranno ad essere il fulcro della prosecuzione del piano di rilancio che ha già fornito forti riscontri nel 2020 e ha consentito a Carige di essere primo protagonista in piena pandemia nel sostegno alle imprese e alle famiglie, in particolare in Liguria che è il suo territorio di elezione". 

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