-91 negozi in Trentino Ma ecco Nico e Kanguro

di Francesco Terreri

In un anno il Trentino ha perso 91 negozi, scendendo dai 5.814 di metà 2016 ai 5.723 al 30 giugno 2017, con una diminuzione dell’1,6%. Lo dicono i dati dell’Osservatorio Nazionale del Commercio del Mise, il Ministero dello sviluppo economico.

La categoria che ha visto il salasso maggiore è l’abbigliamento: a metà dell’anno scorso i punti vendita di indumenti e capi di vestiario sono scesi sotto quota 500, a 498, dopo aver superato negli anni passati i 600 e essersi attestati un anno prima a 556. Al conto ne mancano 58, con un calo percentuale del 10,4%.

La chiusura di Promod e la perdita di oltre una decina di posti di lavoro non è quindi un caso isolato. L’allarme lanciato dai sindacati, peraltro, riguarda anche altri settori merceologici in cui di recente si sono registrate chiusure o si rischia un ridimensionamento, come la catena di profumerie Limoni e i negozi di elettronica Euronics. In questo caso è a rischio la parte che fa capo alla Galimberti di Milano che ha chiesto il concordato, cioè 28 punti vendita sugli oltre 70 complessivi a marchio Euronics. In Trentino è coinvolto solo il negozio di Pergine, 1.500 metri quadri di superficie con quasi 5 milioni di euro di fatturato e una decina di addetti, e non gli altri esercizi gestiti in franchising (vedi articolo sotto).

In effetti, oltre all’abbigliamento, perdono colpi in Trentino anche altri settori. Tra essi ci sono, appunto, i negozi di cosmetici e profumeria che scendono da 110 a 104 con un calo del 5,4%. Nel campo dell’elettronica e dell’informatica, invece, il quadro appare stabile con 68 punti vendita totali, uno in più dell’anno precedente. Dove invece si registra una contrazione rilevante è nei panifici: in un anno sono scesi da 166 a 152 con un calo di 14 negozi pari all’8,4% in meno.
 Diminuiscono a 155 gli esercizi che vendono prodotti tessili (-3,1%), a 82 le cartolerie (-5,7%), a 105 i negozi di fiori e piante (-9,5%), a 107 i negozi di orologi e gioielleria (-3,6%), a 207 i punti vendita di oggetti d’arte, di culto e bigiotteria (-4,6%).

Viceversa sono in aumento le pasticcerie, salite del 6,1% a 52, i negozi di attrezzature per il giardinaggio, cresciuti dell’11,4% a 49, i negozi di articoli sportivi, aumentati dell’1,5% a 273, le farmacie, passate da 95 a 103 con un incremento dell’8,4%. I negozi di armi e munizioni, sia pur ancora pochissimi, triplicano da uno a tre.

Poi c’è tutto il ramo «esercizi non specializzati» cioè supermercati di tutte le dimensioni, alimentari e non. Il totale, che comprende anche i piccoli negozi e le Famiglie cooperative di paese, scende in un anno da 1.023 a 1.016. Il gruppo supermercati (oltre i 400 metri) e ipermercati, che in Trentino ad oggi non vanno oltre i tremila metri quadri, cala a 195 (-4,5%).
Tuttavia nel settore continua la fibrillazione e non si ferma la corsa a nuovi supermercati. Fra Trento nord, Lavis e Levico ne sono in cantiere quattro. Senza contare l’ormai prossima apertura del discount Aldi a Rovereto e lo spostamento con ampliamento della Lidl nell’area ex Frizzera.

La gara è prima di tutto tra le catene di discount. La tedesca Aldi, che apre il primo punto vendita italiano giovedì prossimo 15 febbraio a Castellanza (Varese), mentre Rovereto sud seguirà poco dopo, sfida i tre grandi, tutti presenti in Trentino: Lidl (4 miliardi di fatturato), Eurospin partecipata dalla trentina Dao (4,7 miliardi di ricavi), Md (2,3 miliardi di fatturato). Di Md, salita di recente a 7 punti vendita in provincia con l’ex Tuodì di Imer, si dice cerchi altri spazi.
«Prima dobbiamo verificare l’apertura di Aldi» precisa il patron Patrizio Podini.

Tra le catene che si stanno affacciando in Trentino per valutare nuovi insediamenti ci sono il gruppo veneto Nico, noto per il punto vendita di abbigliamento e calzature di Affi molto frequentato da clientela trentina, che cerca un’area grande di 4.000 o 5.000 metri quadri, e la bellunese Kanguro, sette supermercati in provincia di Belluno con 40 milioni di euro di giro d’affari e 180 dipendenti, che punta a espandersi anche nelle zone vicine.

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