Esuberi in Unicredit, «pochi i tagli trentini»

Attualmente in regione le filiali sono 59

È stato firmato venerdì notte in Unicredit l'accordo sindacale sul piano esuberi 2019. «L'accordo accompagna il piano industriale varato nel dicembre scorso dalla banca - afferma Romano Vicentini , coordinatore per il Triveneto della Fisac Cgil in Unicredit - e prevede, a fronte di ulteriori esodi volontari in tre anni, 2.000 tra assunzioni e stabilizzazioni a livello nazionale.

È un segnale importante perché il sindacato deve tutelare sia chi va in esodo sia i colleghi che rimangono al lavoro». Molto importante, sostiene Vicentini, è l'accordo sugli inquadramenti che valorizza, soprattutto a favore dei più giovani, i nuovi lavori connotati da contenuti professionali intercambiabili. «Per quanto riguarda il nostro territorio - prosegue Vicentini - non prevediamo un numero importante di chiusure di sportelli. Se ci sarà una razionalizzazione delle agenzie, sarà limitata nei numeri».

Attualmente in regione ci sono 59 filiali Unicredit. Il 1° febbraio, invece, è stato firmato un accordo in Intesa Sanpaolo, dove, afferma Nicoletta Mascaro , referente per la Fisac Cgil di Intesa nella nostra regione, non sono previsti esuberi ma vengono introdotte tutele ai lavoratori con contratto autonomo.

«Questi accordi sono stati ottenuti con trattative durate meno di due mesi - conclude il segretario della Fisac del Trentino Stefano Guolo - grazie principalmente all'unità sindacale nazionale. Purtroppo non è così per il comparto cooperativo in Trentino. Lo strumento del Focc locale, oggetto della trattativa portata avanti dalla sola Fabi trentina con Federcoop cominciata più di due anni fa, ad oggi non ha ancora visto la luce. A differenza dell'accordo Unicredit dove la banca, pur dichiarando una perdita di circa 12 miliardi, attiva un piano di 3.900 esodi senza chiedere nulla ai lavoratori, il sistema cooperativo trentino a fronte di soli 140 esodi prevede un contributo obbligatorio dei dipendenti di 1.000 euro, con fondati sospetti di illegittimità su vari aspetti. Fare da soli senza rispetto dell'unità sindacale praticata a livello nazionale è da irresponsabili».

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