Estrazione del porfido Approvata la legge

Con 23 voti favorevoli, 3 contrari (Fugatti, Bottamedi, Cia) e l’astensione di Degasperi (Cinque Stelle), Borga e Civettini (Civica Trentina) il Consiglio provinciale di Trento ha approvato nel tardo pomeriggio di oggi il testo unificato dei disegni di legge di modifica delle norme provinciali in materia di cave dell’assessore Alessandro Olivi (Pd) e del consigliere Walter Viola (Progetto Trentino).

Dopo un confronto durato due giorni l’aula ha raggiunto l’accordo. Dopo l’ennesima interruzione in apertura di seduta del pomeriggio, per dare modo ai consiglieri di apporre le firme sulle norme concordate, il Consiglio provinciale ha riavviato alle 16 l’esame del testo unificato in materia di cave.

Ritirati, con qualche eccezione, gli emendamenti non accolti di Fugatti e Degasperi, l’aula è passata velocemente alla votazione dell’articolato e l’approvazione del testo è arrivata alle 19.

Alcune delle parti dell’articolo 2 sulle clausole sociali sono frutto del lavoro di confronto fatto in Commissione, ha osservato Filippo Degasperi (5 Stelle) in particolare l’obbligo di adozione del rispetto del contratto territoriale integrativo provinciale: un’evoluzione nell’atteggiamento da parte della Provincia che impedisce di svicolare dal contratto e che speriamo venga adottato anche per altri comparti.

Maurizio Fugatti (Lega nord) è intervenuto per spiegare i risultati della trattativa dei giorni scorsi: rimane una valutazione pesantemente negativa del disegno di legge, ha detto, «anche se è indubbio che il confronto di queste giornate hanno portato a migliorare diversi aspetti del testo, attraverso l’introduzione di diverse proposte emendative».

Nello specifico, ha spiegato, alcuni degli aspetti che sono stati migliorati: viene tolto dal disegno di legge il tema della pesatura e vengono introdotti sistemi più idonei e con costi ridotti, sentiti i Comuni e le associazioni di categoria (art. 12); viene modificata in parte la clausola sociale che è fatta valere anche per i disoccupati di lungo periodo (art. 13); con un emendamento è prevista la possibilità di deroga al 40%, se il concessionario dimostra motivazioni serie e concrete; un bando tipo permette di favorire l’impegno di aziende da anni attive nel settore (art. 31), introducendo una serie di elementi di valutazione (art.14); la legge in vigore prevede sospensione, decadenza e revoca della concessione, in questa legge con un emendamento si prevede che il comune possa sospendere l’esercizio dell’attività di cava per effettuare una serie di valutazioni; viene introdotto il meccanismo della media per i macrolotti che garantisce una maggior durata delle concessioni (art. 37).

Walter Kaswalder ha precisato che, pur espulso dal Patt, è stato eletto in quel partito con oltre 4.500 preferenze ed ha preso parte ai lavori del disegno di legge in discussione in qualità di consigliere autonomista e a sostegno di interessi che sono da sempre tutelati da quel partito.

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