Dopo i 500 posti persi a Trento Whirlpool licenzia altri 1.350 addetti

Non solo i 500 licenziati dello stabilimento di Spini di Gardolo: il colosso Usa degli elettrodomestici Whirlpool ha annunciato 1.350 esuberi in Italia nel piano di integrazione di Indesit.

di Francesco Terreri

Non solo i 500 licenxiati dello stabilimento di Spini di Gardolo: il colosso Usa degli elettrodomestici Whirlpool ha annunciato 1.350 esuberi in Italia nel piano di integrazione di Indesit.

Il personale in eccesso comprende 950 addetti già noti più altri 400, di cui 250 negli stabilimenti e 150 nei centri di ricerca. A preoccupare tutti i sindacati è soprattutto la chiusura dell'impianto di Carinaro (Caserta) dove lavorano più di 800 persone.

Whirpool ha rilevato Indesit dalla famiglia di Vittorio Merloni lo scorso luglio, Insieme agli esuberi, la multinazionale afferma di voler investire in Italia 500 milioni di euro in quattro anni.

Il governo ha espresso «forte contrarietà per gli aspetti legati agli impatti occupazionali» del piano e ha da subito chiesto di «non procedere a licenziamenti unilaterali», spiega il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, al termine dell'incontro a Via Veneto fra la multinazionale americana e i sindacati.

Da parte sua, Whirpool sottolinea che gli esuberi «sono stati mantenuti al livello più basso possibile» e che il piano aumenta i volumi di produzione in Italia.

«Noi abbiamo espresso il nostro più profondo dissenso» dice Gianluca Ficco della Uilm nazionale.

La Fiom guarda con favore alla parte che riguarda gli investimenti che comprende anche «il rientro di produzioni attualmente fatte in Cina, in Turchia e in Polonia» ma rigetta gli annunci di chiusura degli stabilimenti.

Dei quasi 500 addetti della fabbrica ex Whirlpool di Trento, chiusa definitivamente l'anno scorso, una parte continua a seguire i corsi di riqualificazione mentre si attendono possibili subentri di attività produttive, anche parziali, nello stabilimento di Spini.

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