Eurobrico batte la crisi. Vendite in aumento

Quando la crisi e la camicia di forza dell'austerity e dei patti di stabilità sferzano i redditi e i consumi, in caduta libera nella gdo, la grande distribuzione organizzata (- 10% nel 2013), «tenere» i livelli di fatturato, anzi incrementarli, è un successo. E così è per Eurobrico spa, il colosso del fai-da-te con sede a Villa Agnedo, controllato da Eurogroup spa (Gruppo Paterno)

eurobricoVILLA AGNEDO - Quando la crisi e la camicia di forza dell'austerity e dei patti di stabilità sferzano i redditi e i consumi, in caduta libera nella gdo, la grande distribuzione organizzata (- 10% nel 2013), «tenere» i livelli di fatturato, anzi incrementarli, è un successo. E così è per Eurobrico spa, il colosso del fai-da-te con sede a Villa Agnedo, controllato da Eurogroup spa (Gruppo Paterno). «Sicuramente è un periodo duro ed il dato di settore del fai-da-te è negativo a livello nazionale, pur essendo un settore anticrisi. Per questo c'è da essere soddisfatti per il bilancio 2013: siamo riusciti a mantenere la produzione» commenta il presidente di Eurobrico,  Domiziano Paterno . Ed il 2014? «Non sta andando male. Il primo semestre è stato chiuso in territorio positivo».
 Feltre e le nuove aperture .
«Una grande sorpresa» aggiunge Paterno «stata l'apertura a Feltre: un bacino di 80 mila abitanti. Eravamo già presenti a Montebelluna e Belluno, ma i 1.900 metri quadri di Feltre ci hanno regalato un bellissimo fatturato». Altre aperture in vista? «A fine settembre, 5 mila metri quadri nel comune di Villafranca, Verona; quindi nell'area di Padova est, entro Natale o a fine febbraio 2015, su una superficie di 4.500 mq». E le annunciate aperture a Pordenone e Gorizia? «Ci sono delle ipotesi su Trieste, Udine e Gorizia. Il problema, lì, è ottenere le licenze per superfici sopra i 2.500 mq».
 Costi, ricavi e indebitamento.
 Nel 2012, per la prima volta nella sua storia, Eurobrico aveva registrato una flessione nelle vendite: - 2,80%, scendendo da 80,98 a 78,70 milioni di euro. Nel 2013, la spa è riuscita a recuperare, portando i ricavi da vendite a quota 80,45 milioni (+2,17%), per un valore complessivo della produzione (comprendente altri ricavi) di 83,23 milioni). Il dato generale degli ultimi anni è la riduzione del valore medio per scontrino, perché la gente ha meno soldi in tasca. Per altro verso, l'arte di arrangiarsi trova sbocco proprio nel fai-da-te. E questo spiega, accanto ad un continuo e pressante controllo dei costi e della gestione del magazzino, la «tenuta» di Eurobrico. I costi di produzione sono saliti di 1,63 milioni (da 76,89 a 78,52 milioni), nello specifico quelli per materie prime e merci sono passati da 45,78 a 49,12 milioni. Il livello di indebitamento ha registrato un leggero incremento: da 63,85 a 64,22 milioni, in particolare verso i fornitori (da 25,51 a 28,49 milioni), mentre è in calo quello verso le banche (da 35,40 a 32,88 milioni).
 Margine operativo e patrimonio .
Il margine operativo lordo 2013 è stato di 4 milioni di euro, in aumento del 2,4% sul 2012 (3,91 milioni). L'utile netto, dopo ammortamenti per 2,07 milioni e accantonamenti per imposte sul reddito per 910 mila euro, è in ulteriore flessione: 1,62 milioni (2,16 milioni nel 2012 e 2,55 nel 2011), ma contribuisce a rafforzare patrimonialmente la società: il patrimonio netto 2013 arriva 24,32 milioni (23,70 nel 2012). Il margine primario di struttura (differenza tra il capitale proprio e le attività immobilizzate che indica la capacità dell'azienda di coprire gli investimenti nella struttura fissa con i mezzi propri) è migliorato, passando da 4,90 a 6,33 milioni (da 28,15 a 26,99 milioni quello secondario).
 Collegio sindacale rinnovato .
L'assemblea dei soci ha confermato il consiglio di amministrazione uscente per il triennio 2014-2016: presidente  Domiziano Paterno  e consiglieri i fratelli  Sergio  e  Franco . Novità per il collegio sindacale: nuovo presidente, al posto di  Arrigo Toccoli , è il commercialista pinetano  Mauro Dallapiccola , affiancato da  Massimo Collino  e  Mariagrazia Serafini .

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