Lunelli punta sul Prosecco, acquisito il 50% di Bisol

Nuovo colpo per l'economia vinicola trentina. Un colpo positivo. Il Gruppo Lunelli acquisisce il 50% di Bisol. Si parla di un nome che ha fatto la storia del Prosecco: una realtà imprenditoriale legata al territorio di Valdobbiadene sin da quando, nel 1542, la famiglia Bisol avviò l'attività. «Bisol - si legge in una nota diffusa dal Gruppo Lunelli, nuovo partner della famiglia veneta - esprime ai massimi livelli la vocazione delle colline di Valdobbiadene e si racconta in una collezione di etichette di altissima qualità, che si distinguono per freschezza e eleganza»

Nuovo colpo per l'economia vinicola trentina. Un colpo positivo. Il Gruppo Lunelli acquisisce il 50% di Bisol. Si parla di un nome che ha fatto la storia del Prosecco: una realtà imprenditoriale legata al territorio di Valdobbiadene sin da quando, nel 1542, la famiglia Bisol avviò l'attività.
Gianluca Bisol oggi è presidente e amministratore delegato, mentre suo fratello Desiderio è enologo e direttore tecnico. Bisol - si legge in una nota diffusa dal Gruppo Lunelli, nuovo partner della famiglia veneta - esprime ai massimi livelli la vocazione delle colline di Valdobbiadene e si racconta in una collezione di etichette di altissima qualità, che si distinguono per freschezza e eleganza».
Insomma quella messa a segno della società guidata da Matteo Lunelli è un'operazione di espansione. L'ingresso nell'azienda veneta è avvenuto grazie a un aumento di capitale volto a finanziare un ambizioso piano di crescita da realizzare nel segno della continuità: i fratelli Bisol continueranno il loro impegno in azienda nei ruoli ricoperti fino ad oggi, portando avanti la tradizione familiare giunta alla ventunesima generazione. 
Il passo fatto dai Lunelli viene descritto dai protagonisti come «una tappa importante nella creazione di un gruppo dell'eccellenza del bere italiano, che comprende marchi accomunati dall'alto livello qualitativo e da un forte legame con il proprio territorio». Così nel gruppo trentino, che ha la piena proprietà delle Cantine Ferrari, della distilleria Segnana, dell'acqua minerale Surgiva e delle Tenute Lunelli - che producono vini fermi in Trentino, Toscana e Umbria - confluisce adesso la metà della Srl dei Bisol. Nei giorni in cui si tiene il Vinitaly, vetrina internazionale dei prodotti vinicoli del Paese, i trentini (Cantine Ferrari nel 2012 contavano un fatturato di 51 milioni di euro mentre quest'anno si fermano a quota 50), sembrano confermare la propria leadership nel mondo delle bollicine. «E possiamo raccontare da una posizione privilegiata la varietà che caratterizza il nostro Paese in questo settore. Se Ferrari è un Trentodoc e rappresenta l'eccellenza del Metodo Classico, Bisol è da sempre un marchio di riferimento del Prosecco. Con la sua storia ultracentenaria, la qualità dei suoi prodotti e l'impronta innovativa che la contraddistingue, Bisol esprime infatti ai massimi livelli la vocazione del territorio di Valdobbiadene». «L'ingresso nel capitale di Bisol - commenta Matteo Lunelli, amministratore delegato del Gruppo Lunelli - è coerente con il nostro progetto di creare un gruppo dell'eccellenza del bere italiano. Da tempo valutavamo di entrare nel mondo del Prosecco e abbiamo trovato in Bisol l'azienda ideale: un marchio storico e prestigioso che ha un forte legame con il territorio, gestito da una famiglia di cui nutriamo grande stima. Come nel 1952 nostro nonno, Bruno Lunelli, continuò per anni a lavorare a fianco di Giulio Ferrari, così noi oggi siamo fautori della continuità e lavoreremo con entusiasmo a fianco della famiglia Bisol per raccontare l'unicità del territorio di Valdobbiadene e cogliere insieme quelle che riteniamo essere significative opportunità di sviluppo».
Per Gianluca Bisol, presidente della casa di Valdobbiadene: «L'arrivo di nuovi capitali asseconderà il nostro obbiettivo di crescere, in particolare all'estero, sempre nel rispetto della massima qualità che da anni è il nostro unico credo, così come del resto lo è per la famiglia Lunelli».  A.Tom.

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