Consorzio Vini, La Vis esclusa dal cda

La cantina La Vis è indietro con i pagamenti delle quote di adesione al Consorzio Vini del Trentino. Quindi non è opportuno che il rappresentante della cantina, l'amministratore delegato Marco Zanoni, resti nel consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela. Così nei giorni scorsi, col rinnovo parziale del cda del Consorzio Vini, Zanoni ha cessato l'incarico di consigliere. Al suo posto è stato nominato il presidente della Cantina di Ala  Vito Armani

zanoni la visLa cantina La Vis è indietro con i pagamenti delle quote di adesione al Consorzio Vini del Trentino. Quindi non è opportuno che il rappresentante della cantina, l'amministratore delegato Marco Zanoni, resti nel consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela. Così nei giorni scorsi, col rinnovo parziale del cda del Consorzio Vini, Zanoni ha cessato l'incarico di consigliere. Al suo posto è stato nominato il presidente della Cantina di Ala Vito Armani.
Il Consorzio associa 123 cantine e quest'anno, per la prima volta, coordina la partecipazione del comparto del vino trentino a Vinitaly, la mostra in programma alla fiera di Verona da domenica a mercoledì. Il cda del consorzio è composto di 12 membri. Di essi, otto sono rappresentanti di cantine sociali cooperative e quattro di aziende vitivinicole e vignaioli, rappresentando l'unità che sembra essere stata finalmente raggiunta dalle componenti del vino trentino. Presidente è  Elio Fronza , che è il presidente della Cantina di Trento. Vice è il presidente di Mezzacorona  Luca Rigotti . In cda siedono poi  Adriano Orsi , presidente di Cavit,  Paolo Endrici , Cantine Endrizzi e presidente dei Vitivinicoltori,  Marcello Lunelli  di Ferrari F.lli Lunelli,  Bruno Lutterotti , presidente della Cantina di Toblino,  Giacomo Rossi , presidente della Cantina di Roverè della Luna,  Fabio Maccari , direttore generale di Mezzacorona,  Lorenzo Cesconi , presidente dei Vignaioli,  Paolo Malfer  della casa spumantistica Revì,  Giorgio Planchenstainer , presidente dell'Agraria di Riva del Garda, e, appunto, Armani di Ala.
Le difficoltà di pagamento di La Vis confermano la difficile situazione finanziaria del gruppo pur in presenza di buoni risultati sul versante del fatturato.  F. Ter.

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